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Cronaca Santo Stefano

"Negozi amici dei bambini", al via il test in Santo Stefano: è il progetto di Cinnica

Spazi per i piccoli, ma anche per i genitori, dove trovare riparo se piove, andare in bagno, riempire la borraccia, chiedere aiuto, allattare. Per la sperimentazione sono stati individuati due poli scolastici

Una rete di "negozi amici dei bambini e delle bambine", in fase di sperimentazione al Santo Stefano, ma potrebbe essere stesa a tutta la città. E' il progetto di Cinnica, la consulta "per una città amica dei bambini" che pensa a spazi a disposizione dei minori e dei genitori.

Quindi ricaricare il telefono o chiamare, trovare riparo se piove o in attesa di qualcuno, andare in bagno, riempire la borraccia o chiedere aiuto in caso di difficoltà, ma anche luogo per fare una pausa o allattare.

I poli scolastici coinvolti

Per la sperimentazione sono stati individuati due poli scolastici in modo da "lavorare sulla verifica, gli impatti, le difficoltà e le opportunità del progetto-  spiega la presidente del Quartiere, Rosa Amorevole, in una commissione del Consiglio comunale - per poi renderlo replicabile anche in altri luoghi".

Sono coinvolti l'Ic 16 e l'Ic21 e le vie limitrofe: ad esempio strada Maggiore, via San Vitale, via Broccaindosso, via Petroni, via Zamboni e via Guido Reni per l'Ic16, via Dagnini e via degli Orti per l'Ic21.

I commercianti di queste zone hanno risposto a un questionario,158 in totale, per sondare le loro disponibilità e le risposte positive sono state circa il 60%: "Un ottimo risultato", sottolinea Amorevole, segnalando che sono state coinvolte anche le associazioni di categoria le quali, ad esempio, contribuiranno alle spese per realizzare le vetrofanie ad hoc che verranno esposte dai negozi aderenti; il Comune, invece, stamperà le locandine. "Faremo un punto tra dicembre e gennaio per ragionare sul tema e vedere come portarlo avanti: ad oggi ci sembra che il progetto abbia un buon ritorno", segnala Amorevole. 

Il progetto

L'idea è nata perchè, per bambini e ragazzi, "avere come riferimento un negozio dove poter entrare e avere aiuto può dare quel senso di sicurezza che a volte manca" e questo dando anche "più tranquillità" alle famiglie, afferma Chiara Costantini, che è sia consigliera di Quartiere al Santo Stefano che componente di Cinnica. Ci si lavora ormai da un anno, per far sì che abbia un riscontro "non di facciata", continua Costantini, ma "pensiamo sia riproducibile in tutta la città". Sapendo, però, che qualche difficoltà si incontra: quella maggiore, da parte dei negozianti, è "mettere a disposizione il bagno - riferisce Costantini - non perchè non lo si voglia fare, ma perchè molti negozi hanno bagni piccoli e scomodi, che magari si raggiungono con una scaletta sotterranea, quindi molti hanno detto no. E pochi hanno detto sì al mettere a disposizione una sedia per l'allattamento, perché non tutti hanno uno spazio riservato".

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Il progetto rappresenta "un valore aggiunto che la rete di negozi che popolano la città può garantire", afferma Antonio Cocchini di Ascom, mentre Cosimo Quaranta di Cna sottolinea che alle sigle di categoria "ora tocca dare concretezza e supporto agli associati che hanno voglia di partecipare". Con questo progetto "si prendono due piccioni con una fava", commenta l'assessora al Commercio, Luisa Guidone: "Da un lato le attività di vicinato possono esplodere la propria capacità di radicamento e dall'altro le famiglie possono contare su una disponibilità alla gestione dei bisogni anche quando sono per strada". L'iniziativa "si inserisce in una visione più ampia di città gentile- afferma l'assessore alla Scuola, Daniele Ara- che deve costruire legami tra le persone e qualità dello spazio pubblico. (dire)

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