rotate-mobile

A bordo di una volante della polizia durante un maxi-controllo in Bolognina | VIDEO

La Squadra Mobile ha pattugliato a tappeto una delle zone di spaccio più attive della città: ci sono stati quattro arresti e centinaia di persone identificate. Il racconto dell'operazione vista "da dentro"

La ricetrasmittente gracchia in continuazione. Fa lo spelling di nomi di persone e di vie, descrive dinamiche e situazioni. È il modo in cui gli agenti della Squadra Mobile della polizia di Bologna si tengono in contatto tra di loro, quando le pattuglie sono sparse per la città. Un botta e risposta per mezzo di onde radio che fa da sottofondo al via vai delle volanti che inizia e finisce nello stesso posto (la questura in piazza Galileo Galilei). Poi, all'improvviso la radio viene sovrastata da un altro rumore, quello della sirena che viene innescata durante le operazioni più urgenti. 

Come nel caso di quelli che il vice questore Carmelo Contissa chiama “servizi straordinari di controllo del territorio”, ovvero dei controlli a tappeto di una determinata zona o quartiere di Bologna. Martedì 24 e mercoledì 25 ottobre, per esempio, è toccato alla Bolognina, che dal pomeriggio fino a dopo la mezzanotte è stata battuta palmo palmo dai poliziotti: “È un dispiegamento di forze eccezionale, più grande dei controlli che facciamo ogni settimana - prosegue il vice dirigente della Squadra Mobile -. Impieghiamo ogni reparto speciale della polizia, dalla scientifica al Reparto Prevenzione Crimine, fino alle unità cinofile e antidroga”.

Per arginare lo spaccio

Camionette, autocivetta, agenti in divisa e in borghese. Dalla piazza dell’Unità, sotto la pioggia battente i controlli si espandono in tutte le direzioni fino a via Carracci, a ridosso della stazione dei treni. Da tempo la Bolognina è uno dei quartieri che attira maggiormente l’attenzione della questura soprattutto per lo spaccio di droga. Vengono ispezionate le cantine dei condomini, dove spesso si introducono i tossicodipendenti, perquisiti i bar e altri locali, fermati i titolari e a volte persino le persone senza fissa dimora sedute sotto i portici, a cui i poliziotti chiedono i documenti. Una muscolosa azione a tappeto per rispondere all’esigenza dei residenti di sentirsi più sicuri: “Interveniamo dove sappiamo che ci sono dei problemi, grazie anche alle segnalazioni dei cittadini - aggiunge Contissa -. Raccogliamo le loro lamentele e i loro esposti per avere una mappa più chiara possibile delle cose che non vanno”.

Quattro arresti e varie denunce

Che i controlli di ieri fossero di portata eccezionale si vede anche nel bilancio finale in numeri. In due giorni la polizia ha identificato più di 500 persone, di cui un centinaio pregiudicati. Ci sono stati sopralluoghi in una trentina di garage, per verificarne la regolarità, e altrettanti esercizi commerciali. Soprattutto i bar e le loro frequentazioni.  Ci sono stati anche degli arresti. Per due italiani, rintracciati tra l'Arcoveggio e piazza dell'Unità, perché già destinatari di custodia cautelare in carcere per reato di ricettazione: e sono stati condannati rispettivamente a oltre 2 e 6 anni di detenzione.

Le operazioni si sono spinte fino al centro storico, dove anche qui un uomo marocchino e uno moldavo sono stati arrestati perché trovati in possesso di svariati grammi di cocaina e hashish, rispettivamente durante una perquisizione domiciliare in via Nosadella e un controllo nella galleria Due Agosto davanti alla stazione. Jago, uno dei canti anti-droga della polizia, ha scovato all'interno di un negozio 25 grammi di droga, sequestrata a carico di ignoti. Ci sono state anche due denunce a carico di stranieri irregolari, alcuni dei quali sono stati lasciati a disposizione dell'ufficio immigrazioni o riaccompagnati ai Centri di permanenza per i rimpatri.

"Noi ci siamo"

Il servizio ad alto impatto non ha la pretesa di risolvere una volta per tutte i problemi del quartiere legati alla criminalità. "Ma questo ha portato a dei buoni risultati - è il bilancio finale del questore di Bologna Isabella Fusiello - e ci ha permesso di fare svariati sequestri di droga e, soprattutto, individuare diversi soggetti irregolari sul nostro territorio". Nelle zone più delicate come la Bolognina e alcune aree del centro storico, oltre ai controlli speciali ci sono anche i presidi fissi delle forze dell'ordine, come in piazza dei Martiri o piazza XX Settembre. Proprio qui, martedì 25 due ragazzi si sono accoltellati durante una rissa sotto gli occhi di una pattuglia fissa dei carabinieri che li ha immediatamente arrestati. "I presidi sono un punto di riferimento per i cittadini che vogliono segnalarci illegalità o problemi", conclude Fusiello.

Video popolari

A bordo di una volante della polizia durante un maxi-controllo in Bolognina | VIDEO

BolognaToday è in caricamento