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Cronaca

In Emilia-Romagna fa sempre più caldo e piove sempre meno

Lo dice Arpae, nell’analisi dei dati sul clima degli ultimi cinque anni

Sempre più giorni caldi e di siccità, sempre meno giorni di pioggia e vento, necessari a ripulire aria e terreno dall’inquinamento. È questo il quadro desolante che emerge dall’analisi dei dati sul clima di Arpae, acronimo di Agenzia prevenzione ambiente e energia dell’Emilia-Romagna. Nel quinquennio 2018-2022 i giorni ventosi sono stati scarsi: l’indice va dai 30 ai 55 giorni a stagione, il che significa che “nei sei mesi della stagione invernale estesa - spiegano gli esperti di Arpae - le condizioni di scarsa ventilazione, favorevoli all'accumulo di alte concentrazioni di PM10 nei bassi strati dell'atmosfera vicino al suolo, si presentano per un numero totale tra 120 e 150 giorni”. In pratica, non c’è abbastanza vento affinché gli stati più bassi dell’atmosfera si rimescolino.

Il quadro è negativo anche per quanto riguarda il caldo: i giorni considerati critici, cioè con più di 30 gradi, il picco c’è stato nel 2022, con ben 61 giorni. Si tratta del terzo anno più caldo dal 1961 ad oggi, dopo il 2003 e il 2012. Una situazione resa tale anche dalla mancanza, ormai strutturale, di regolari fenomeni piovosi, che invece si presentano sempre più concentrati, e quindi violenti, in pochi giorni, come dimostrato dall’alluvione dello scorso maggio. I dati di Arpae, parlando di siccità, dicono che il periodo peggiore è stato quello dell’inverno 2021-2022, con 35-40 giorni consecutivi senza pioggia (ovvero con meno di un millimetro di precipitazioni) su gran parte della pianura e della collina. Nello stesso inverno è stato registrato il numero più basso di giorni di pioggia: appena 25 giorni in pianura e 55 su colline e parte appenninica.

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