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Cronaca

Carcere minorile del Pratello: "Anche materassi di fortuna sul pavimento"

Mancanza di un comandante, sovraffollamento, minori con problemi psichici e penuria di personale. Una delegazione FP CGIL nei giorni scorsi in visita nell’Istituto Penale per Minorenni

Mancanza di un comandante titolare, cronico sovraffollamento, minori con problematiche psichiche e penuria di personale. E' quanto ha riscontrato la delegazione di FP CGIL che nei giorni scorsi ha condotto una visita sui luoghi di lavoro dell’Istituto Penale per Minorenni di via del Pratello: "Tale carenza ha costretto la Direzione dell’Istituto a dover sospendere alcune tra le attività trattamentali destinate ai minori", spiegano i sindacalisti Salvatore Bianco e Antonino Soletta.

Durante il giro, la delegazione sindacale avrebbe riscontrato anche gravi carenze strutturali, come mancanza di letti, di materassi e, non da ultimo, scarsa pulizia, e ancora camere senza finestre, cancelli mancanti o rotti: "Ad alcuni minori il posto letto è attualmente garantito con un materasso di fortuna 
posto sul pavimento" dichiara FP CGIL "due minori erano rimasti bloccati all’interno della loro camera dalla sera precedente, per la rottura della serratura della porta blindata e, proprio durante la visita, era in atto l’intervento della ditta di ripristino".

"Personale provato e scoraggiato"

Non mancano i disagi per il personale di polizia penitenziaria: "Telefoni e radio in dotazione sono mal funzionanti e diversi posti di servizio non adeguatamente coperti per la mancanza di personale" mentre quello presente "ci è apparso provato, scoraggiato ed esasperato dalle attuali proibitive condizioni di lavoro, per le quali sono costretti ad effettuare un numero spropositato di ore di lavoro straordinario, 
doppi turni ed in qualche caso a proseguire il servizio dopo il turno di notte". 

"Le circa 30 unità di personale devono giornalmente assicurare la sorveglianza nelle sezioni e nei vari posti di servizio dell’Istituto, servizi di scorta dei detenuti in udienza presso il Tribunale, eventuali scorte presso gli ospedali cittadini, la vigilanza sui minori che fruiscono delle ore d’aria all’aperto che, soprattutto nell’ultimo periodo, viene assicurata da una sola unità di personale, e la vigilanza sulle varie attività trattamentali che si svolgono all’interno dell’Istituto, ma allocate in spazi spesso distanti tra loro" osserva il sindacato. Nel pomeriggio di martedì 19 settembre, infatti, un minore detenuto avrebbe saltato in un cortile della struttura per poi darsi alla fuga, salvo poi essere riacciuffato dalla Polizia penitenziaria. Qualche giorno prima, si era verificato un tentativo di suicidio, un ragazzo aveva tentato di togliersi la vita impiccandosi ed è stato salvato da alcuni detenuti, anche loro minorenni.

FP CGIL osserva che "l’Istituto è ripiombato in una realtà peggiore rispetto a quella vissuta circa 30 anni fa, soprattutto per l’enorme carenza di personale che sta vivendo in questo periodo rispetto ai posti di servizio che andrebbero ricoperti per garantire la sicurezza interna e l’incolumità degli ospiti; abbiamo anche registrato la presenza di posti di servizio strategici quali la sala regia dotata di telecamere più o meno funzionanti, ma non sorvegliate. Il rapporto numerico tra operatori e minori che era un tempo di 2:1, per effetto dell’apertura del secondo piano detentivo senza un adeguato rafforzamento numerico del personale, è oramai quasi di 1:1" quindi chiede "DI prendere in mano una situazione che rischia seriamente di non poter garantire i diritti più elementari ed una giusta e dignitosa detenzione per i minori, tantomeno adeguate e dignitose condizioni di lavoro per tutto il personale che presta servizio nella struttura".

Quindi incremento dell'organico di polizia penitenziaria e attenzione per le figure carenti di educatori ed assistenti sociali: "E’ quanto mai necessaria l’assegnazione di un Comandante titolare o, in 
subordine, per non meno di 6 giorni alla settimana dell’attuale, per dare al personale un indispensabile punto di riferimento. Non si può non rappresentare la necessità di diminuire drasticamente il numero dei minori ristretti, con l’allontanamento di quelli più problematici, viste anche le contenute dimensioni della struttura che non consentono di poter garantire una qualità del servizio senza una misura. Non appaia irriguardoso, perché davvero non lo è, concludere girando la preghiera che ci è stata rivolta dal medico in servizio nella struttura che ha lamentato l’assenza di una poltrona odontoiatrica per poter condurre gli interventi quotidiani più urgenti e indifferibili", concludono. 

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