rotate-mobile
Cronaca

Una casa per Camilla, solidarietà in moto, lei: "Qualche offerta, ma non so se resto"

Alla ragazza non vedente viene negato l'affitto per via del cane guida. Si muove la politica

"Non era mia intenzione screditare la città, ho solo detto che mi sono sentita tradita, dopo essere stata accolta alla grande e coccolata – aggiunge Di Pace –. Amo Bologna e lei ha risposto presente, sono stata travolta dall’affetto e dalla solidarietà, sono contenta, devo solo decidere se chiudere il capitolo legato a questa città oppure andare avanti".

E' a queste parole, affidate al Resto del Carlino che Camilla Di Pace, la ragazza 31enne non vedente alla quale è stato negato il rinnovo del contratto d'affitto per via del suo nuovo cane guida, annuncia la sua intenzione di lasciare la città per proseguire gli studi. Una fase incerta, dal momento che peraltro alcune offerte di casa si stiano rivelando molto buone, ma sullo sfondo l'incognita di ricominciare a studiare e quindi spostarsi. In ogni caso, scelte personali, innescate però dal diniego, in prima sede, del rinnovo dell'affitto da parte dei padroni di casa, che proprio non hanno voluto saperne dell'animale di accompagnamento.

Intanto la storia di Camilla ha fatto il giro del Paese, con la ministra la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli che sui social ha rivolto un appello. "Camilla, ragazza non vedente di Bologna, è costretta a lasciare l'appartamento che ha in affitto perché presto le verrà affidato, dopo tanto tempo di attesa, un bellissimo cane guida addestrato per le persone non vedenti. Grazie al cane guida -continua la ministra- le persone non vedenti possono acquisire maggiore autonomia ed è riconosciuto anche dalla legge il prezioso compito affidato a questi cani. Oggi più che mai lo sforzo per un salto culturale condiviso da tutti è fondamentale. Serve valorizzare e potenziare le capacità delle persone, la loro autonomia e offrire occasioni ed opportunità, non certo chiudere le porte e scoraggiare chi vuole essere indipendente".

Anche Italia Viva Bologna si schiera. "Il cane guida è indispensabile per le persone non vedenti. Non si può non rinnovare un contratto di affitto perché questa ragazza a fine aprile avrà con sè un cane ed oltretutto non si può pensare che con un cane, un cane guida nel caso di specie, non si possa trovare un appartamento", protestano Alessandra Conti, coordinatrice cittadina e responsabile welfare Italia Viva Bologna, e Marco Mingrone, coordinatore cittadino dei renziani. "I cani guida aiutano le persone non vedenti, ipovedenti ad avere una maggiore sicurezza, ad affrontare gli ostacoli della vita quotidiana e sono fondamentali anche dal punto di vista psicologico offrendo benessere alla persona stessa. Grazie ai cani guida, infatti, le persone non vedenti o ipovedenti acquistano una libertà che sarebbe impossibile avere", ricordano Conti e Mingrone. "Italia Viva Bologna si batte sempre per garantire una vera inclusione sociale e questo può avvenire solo dapprima dalle persone stesse, le quali devono avere solo buon senso", ammoniscono, assicurando che "Italia Viva Bologna cercherà di contattare la ragazza per darle supporto nella risoluzione del problema".

Brambilla: "Appello ai proprietari, cambino idea"

“Spiace dover registrare l’insensibilità di chi non tiene conto delle esigenze vitali di una persona disabile”. Lo dice l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli Animali e la Tutela dell’Ambiente. “Fin dal 1974 – ricorda la deputata – una legge civilissima garantisce il diritto del non vedente a farsi accompagnare dal proprio cane guida sui mezzi di trasporto pubblico e nei pubblici esercizi, prevedendo sanzioni pecuniarie per chi gli impedisca l’accesso. Qui siamo nella sfera privata: senza entrare nel merito di eventuali controversie, dovrebbero essere sensibilità e umanità a motivare le decisioni. Tanto più che, a quanto riferiscono gli organi di stampa, il cane fino a questo momento ha vissuto con la studentessa. Che cosa è cambiato? Certo non le esigenze di una persona che non ci vede. Faccio appello al proprietario dell’immobile perché cambi idea e consenta a Camilla di restare con il suo accompagnatore a quattro zampe”. "Del resto e più in generale – ricorda l’on. Brambilla -  gli animali d’affezione sono membri della famiglia e giustamente la riforma del condominio nel 2012 ha stabilito che “le norme del regolamento non possono vietare di possedere o detenere animali domestici”".

No al cane guida in casa per la ragazza non vedente. "La città sta reagendo, mi ha chiamato anche il ministro"

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Una casa per Camilla, solidarietà in moto, lei: "Qualche offerta, ma non so se resto"

BolognaToday è in caricamento