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Cronaca

"La casa è un diritto", blitz dei collettivi: tende da campeggio nel cortile del comune|FOTO

Secondo i collettivi, la vita dei senza fissa dimora è notevolmente peggiorata "nel bel mezzo della pandemia: dormire per strada, con le temperature che  si avvicinano allo zero, assenza di posti accoglienti aperti di giorno in cui passare la giornata"

"Da diversi mesi decine di persone senza dimora trovano durante il giorno riparo in Vicolo Bolognetti: persone che hanno trovato in Làbas un posto sicuro in cui sentirsi accoltə, dove poter passare il giorno piuttosto che farsi interminabili giri in autobus o cercare una biblioteca che li faccia entrare, un posto dove sentirsi partecipi dando una mano alle attività o frequentando la scuola di italiano". Lo scrivono in una nota congiunta Spazio Diurno Autogestito-Làbas e Sportello per il diritto all'abitare - ADL Cobas che oggi pomeriggio hanno manifestato tra piazza Maggiore e il cortile di Palazzo d'Accursio, montando le tende da campeggio. 

Per i due collettivi la vita di unə senzatetto è notevolmente peggiorata "nel bel mezzo della pandemia: dormire per strada, con le temperature che ormai si avvicinano allo zero termico, assenza di posti accoglienti aperti di giorno in cui passare la giornata, mentre i/le pochə fortunatə che hanno posto in dormitorio, si ritrovano in strutture sovraffollate (= rischio contagio). Abbiamo capito che moltə sono migranti uscitə da percorsi di accoglienza che spesso hanno un lavoro, quasi sempre massacrante, come addettə alle pulizie o facchinə all’interporto, senza che però questo abbia loro impedito di finire per strada (visto che trovare una camera in questa città e’ diventato impossibile anche se lavori ed hai un salario modesto)". 

Blitz dei collettivi in Piazza Maggiore

Labas infatti ha dato vita allo Spazio Diurno Autogestito, per garantire accoglienza, ma anche "partecipazione nell’incontro tra senza fissa dimora, la portineria sociale e 'l’ecosistema' Làbas fatto di sportelli per i diritti (casa, lavoro, documenti, etc.), scuola d’italiano, laboratorio salute popolare, staffette solidali e pratiche di mutualismo e condivisione.

Le richieste dei collettivi 

- Garantire immediatamente che nessuna persona sia costretta a dormire per strada (fuori c’e’ una pandemia e fa già molto freddo).
- L’istituzione di spazi che garantiscano la possibilità alle persone che non hanno un postodove stare di passare le giornate al caldo ed in condizioni di sicurezza.
- L’apertura di una tavolo di monitoraggio, che preveda: 1) la partecipazione di rappresentanti senza fissa dimora 2) la definizione di politiche nuove per l’accesso alla casa di chi vive in strada che non siano assistenziali 3) Un ragionamento su misure di contenimento dei prezzi degli affitti a Bologna (seconda città più cara in Italia in cui
vivere..).

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