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Cronaca Savena / Via Malvolta

Molotov contro Casapound: accoltoricorso, domiciliari per i tre ragazzi

Dopo l'attacco incendiario della notte fra il 27 e 28 novembre contro Casapound sono stati disposti gli arresti domiciliari per i tre che hanno lanciato la molotov

Si torna a parlare del caso Casapund Bologna, dopo il lancio di una Molotov verso la sede felsinea del gruppo. Il Gip di Bologna Alberto Gamberini ha infatti accolto il ricorso delle difese e disposto gli arresti domiciliari per i tre giovani catanzaresi responsabili di aver lanciato una molotov contro una sede di CasaPound. L'attacco incendiario contro il circolo 'Elettra' di via Malvolta, periferia del capoluogo emiliano, era avvenuto nella notte tra il 27 e il 28 novembre e i tre erano stati arrestati dalla polizia e da quel momento erano nel carcere bolognese della Dozza. L'accaduto ha scatenato anche una polemica durante il consiglio del Quartiere Navile (VIDEO).

LE ACCUSE PER I TRE GIOVANI CALABRESI. Francesco De Medici, Alessandro Mancuso e Domenico Emanuele Platì sono accusati di fabbricazione e detenzione di congegno esplosivo o incendiario, lesioni personali aggravate, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nell'udienza di convalida l'accusa di atto di terrorismo era stato derubricata in danneggiamento aggravato. In particolare il gip, ha spiegato l'avvocato Ennio Curcio che assiste Platì, ha riconosciuto l'insussistenza del rischio di reiterazione del reato. "Mi sento di ringraziare il giudice - ha detto il legale - per la sensibilità giuridica che ha dimostrato". Tutti e tre i giovani, di 23, 25 e 26 anni, saranno agli arresti domiciliari a Catanzaro, città di cui sono originari.

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