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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

"Non spacciò in curva": assolto storico capo ultrà del Bologna

Pesanti condanne invece per tutti gli altri imputati che hanno scelto il rito abbreviato e i patteggiamenti

Nel 2019 era finito agli arresti domiciliari nell'ambito di un'operazione antidroga condotta dai Carabinieri, e oggi Gianluca Landi detto 'Kuscino', storico capo ultrà del Bologna Calcio, è stato assolto da quattro accuse di detenzione ai fini di spaccio dopo aver scelto di essere processato con rito abbreviato. Ne dà notizia l'agenzia Dire.

Landi, difeso dall'avvocato Gabriele Bordoni, è stato prosciolto dalle accuse a suo carico dal gip bolognese Sandro Pecorella assieme ad altre due persone, nell'ambito di un procedimento che coinvolgeva, in tutto, una ventina di persone. Per tutti gli imputati l'accusa era di detenzione ai fini di spaccio, visto che gli stessi pm titolari del procedimento, Marco Forte e Roberto Ceroni, avevano fatto cadere l'accusa di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

Oltre alle tre assoluzioni, oggi sono state decise alcune condanne a pene tra i sette e gli otto anni per altri imputati che avevano optato per il rito abbreviato. Altri due hanno patteggiato pene tra i quattro anni e i quattro anni e mezzo, mentre alcuni altri hanno scelto di farsi processare con rito ordinario, con la prima udienza del processo fissata per il prossimo marzo. Quella odierna non è la prima assoluzione per Landi, che era già stato prosciolto da un'accusa per spaccio di droga nel 2017.

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