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Beppe Signori, dopo l'assoluzione il riscatto: è iniziata la petizione online

Dopo essere stato accolto dalle accuse sul Calcioscommesse, è iniziata una campagna online per riabilitare l'ex giocatore del Bologna

L'iniziativa è di quelle nobili, promossa per un uomo - dicono gli amici - ancora meglio del calciatore. Così, dopo l'assoluzione per il caso Calcioscommesse in cui è rimasto invischiato per più di dieci anni, adesso Beppe Signori cerca il riscatto. La notte tra Pasqua e Pasquetta, allora, gli amici e dottori dell'Ospedale Sant'Orsola Mario Lima, Gilberto Poggioli e Mario Taffurelli, insieme al notaio Carlo Vico, hanno deciso di lanciare una raccolta firme per far revocare la decisione Tnas che, nel 2012, ne aveva sancito la radiazione da tutti i ruoli nel mondo dello sport. Una decisione difficile e amara da digerire, soprattutto se, come è stato dimostrato lo scorso 30 marzo, "i fatti non sussistono". Dopo la sentenza, Signori aveva esultato tramite un post sulla sua pagina Facebook: "Assolto! Assolto! Assolto! Il fatto non sussiste! È finita finalmente! Ora guardiamo avanti".

Beppe Signori, il testo della raccolta firme

La petizione è partita bene, anzi benissimo, e dopo neanche quattro giorni conta già 3.300 firmatari. Di seguito uno stralcio della lettera, indirizzata al Presidente della FIGC Gabriele Gravina, che presenta la raccolta firme:

"Quel primo Giugno del 2011, insieme a lui, hanno arrestato anche tutti noi e ci hanno schizzato addosso lo stesso fango. Lui ci ha fatto sognare. Anzi, no, molto di più: ci ha consentito di sognare e noi ci siamo nutriti della sua grandezza che è diventata anche la nostra. Poi, un giorno, ce l'hanno portato via e ci hanno detto che non era quel mito che avevamo fatto entrare nel nostro cuore, che aveva commesso cose spregevoli, le più lontane dai valori sportivi e da quell'immagine eroica, con cui volevamo comunque mantenercelo. Dopo dieci anni, un bel giorno, leggiamo sui media che ben due Tribunali della Repubblica Italiana, dopo accurate istruttorie, hanno sancito che i fatti di cui lui era stato accusato non sono mai accaduti, non si sono mai verificati... che erano soltanto illazioni! Ora, ci aspettiamo che anche la Giustizia Sportiva faccia la sua parte e lo riabiliti al più presto, restituendo, a lui, il posto che gli spetta nella storia del Calcio Italiano (e non solo) e, a noi, la bellezza dei nostri ricordi e dei nostri sogni".

Foto pagina ufficiale Facebook Beppe Signori

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