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Dipendenze, lo studio dopo la pandemia: calano i decessi ma aumentano consumatori

Rispetto al 2019 calano le morti da overdose ma aumenta il consumo di alcol e sostanze tra i minori

Dopo oltre due anni dall’inizio della pandemia, l’Osservatorio Epidemiologico Metropolitano Dipendenze dell’Azienda USL di Bologna ha presentato il nuovo rapporto sulle dipendenze relative all’anno 2021 in relazione al 2019. Dai dati risulta un cambiamento delle caratteristiche delle persone che si rivolgono ai servizi per problemi dovuti all’uso di sostanze stupefacenti. L’alcol risulta essere la sostanza psicoattiva mediamente più utilizzata e in modo trasversale, tra cui donne, minori e non nativi. Cresce il numero di consumatori problematici di cannabis e cocaina, spesso accompagnati da dipendenza da alcol. In aumento, però, anche le persone che decidono di rivolgersi ai SERD o che fanno accesso al Pronto Soccorso.

Dipendenze, dati e tendenze 2019-2021

“Emerge un quadro dove da una parte calano le persone che fanno utilizzo di oppioidi – dice a margine del convegno che si è tenuto nell’Aula Magna dell’Ospedale Maggiore il dottor Raimondo Pavarin, responsabile dell’Osservatorio – mentre, dall’altra, aumentano le assunzioni di cocaina e cannabis. Soprattutto nella fase di poli-assunzione, specialmente persone che usano cocaina e alcol o abusano di cannabis e alcol. Queste sono le persone di cui studiavamo i comportamenti anche quindici, venti anni fa, e che adesso arrivano ai servizi. Questo studio considera chi è stato o in un ospedale o in un SERT. L’aspetto che emerge è il cambio di paradigma sulle sostanze: non più i classici consumatori di cocaina di eroina, ma una fascia consistente di poli assunzione integrata.
Il secondo aspetto che emerge è legato ai minori: seppur con dati bassi, la tendenza è in aumento. Sotto i diciotto anni c’è stato un aumento di abuso di alcol o di sostanze. 
Il terzo aspetto è quello che conferma la stabilità dei morti per overdose: nel 2021 sono stati dieci sul territorio bolognese di competenza dell’Ausl e sei di questi non erano conosciuti ai servizi. Il numero è meno della metà di quelli che avevamo avuto nel 2019”.

“Abbiamo pubblicato due studi in cui si evidenzia come il cannabis use disorder (in italiano “utilizzo sregolato di cannabis”) dà una mortalità di due volte più probabile rispetto alla popolazione in generale. Questo, però, associato all’alcol use disorder, dà un rischio elevato di ben dieci volte. Stessa cosa per la cocaina”.

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Dipendenze e pandemia

“Durante la pandemia – continua Pavarin –, con la contingenza del lockdown, i numeri sono naturalmente calati. Adesso però la questione si sta riaprendo. Adesso stiamo pubblicando uno studio sulla relazione tra dipendenze e mortalità da Covid-19. Prendendo in esame le persone registrate presso i servizi dal 2009 al 2019 e vedendo chi di loro è deceduto a causa del Covid, si può vedere come il tasso di mortalità tra questi utenti sia stato di ben cinque volte più alto rispetto alla popolazione non registrata presso i servizi per chi utilizzava alcol e di ben sei volte per chi utilizzava sostanze illegali”.

Dipendenze, giovani in aumento

“I dati presentati oggi dal dottor Pavarin – ha detto Marialuisa Grech, Direttrice UOC SerDP, Azienda Usl di Bologna – sono dati che danno contezza di quanto rilevato in questi anni come clinici. Il numero degli eroinomani si mantiene più o meno sempre lo stesso. Mentre, ciò che ci preoccupa, è il numero di cocainomani in aumento. Soprattutto l’utilizzo di cocaina e alcol, che è alla base dei numerosi accessi in Pronto Soccorso. Questo ci mette in allerta rispetto al cambiamento dei percorsi di cura. I dati del dottore a noi clinici servono per dare una direzione e cambiare i percorsi di cura. C’è però un dato che ci rincuora, ed è l’aumento del numero di persone che afferiscono ai servizi. Questo significa che in qualche modo cambia la cultura, per cui il tossico dipendente non è più solo l’eroinomane, ma anche chi utilizza cocaina e alcol afferisce ai nostri servizi. Questo è un dato positivo. Detto questo, dobbiamo rivedere il nostro modo di lavorare all’interno dei nostri servizi per dare risposte sempre più puntuali rispetto a questo target”.

“L’altro aspetto che ci preoccupa è la giovane età: buona parte dei dati, soprattutto per quanto riguarda l’uso di alcol, riguarda persone under 24. Il dato di per sé è importante, ma ciò che ci preoccupa su cocaina e alcol è il trend: dal 2019 i numeri sono sempre in crescita. Per questo è importante riflettere sul tipo di trattamento. Sui decessi per overdose: nel 2021 sono stati dieci, così come nel 2020. Questo è probabilmente legato alle diverse terapie: questo fa sì che sia un dato stabile. Inoltre, sei di questi dieci non erano noti ai servizi, per cui è evidente come essere. In carico ai servizi per le dipendenze è un fattore assolutamente protettivo per le overdosi”. 

Dati sui consumi

Premesso che nello studio vengono considerati “consumatori problematici” di sostanze illegali o di alcol coloro che si sono rivolti a un SERD, a un Pronto Soccorso o che sono state ricoverate in un Ospedale per problemi a ciò correlati, nel corso del 2021 nell’area metropolitana di Bologna si osserva la diminuzione del numero di Consumatori Problematici di sostanze illegali (3330 nel 2021, 3625 nel 2020) e di alcol (2533 nl 2021,2622 nel 2020), cui corrisponde l’aumento del numero complessivo di consumatori di cocaina (1556 nel 2021, 1505 nel 2020) e di cannabis (587 nel 2021, 567 nel 2020). 

Aumentano in particolare i poliassuntori di cocaina+alcol (289 nel 2021, 253 nel 2020) e di cannabis+alcol (97 nel 2021, 81 nel 2020). In calo il numero di consumatori problematici di oppioidi (1952 nel 2021, 2038 nel 2020) e di altre sostanze illegali escluso oppioidi/cocaina/cannabis (346 nel 2021, 400 nel 2020).
Aumentano i nuovi accessi di consumatori problematici di sostanze illegali (629 nel 2021, 609 nel 2020) e diminuisce l’età media (34.9 anni nel 2021, 37 anni nel 2020). Aumentano anche i nuovi accessi di consumatori di alcol (986 nel 2021, 944 nel 2020).
Stabile il numero di decessi per overdose (10 decessi, come nel 2020), meno della metà rispetto al 2019 (23 decessi).
Aumenta il numero di donne e di non nativi che si rivolgono alle diverse strutture sanitarie.
Considerando il consumo problematico di sostanze legali e illegali, la prevalenza è di 6.63 per mille residenti, l’incidenza di 1.54 per mille residenti – entrambi i valori in diminuzione rispetto al 2020.

Tra i minori, si segnala l’aumento dell’incidenza del consumo problematico di alcol (0.75 su mille residenti) e di sostanze illegali (0.54 su mille residenti). In calo il numero di Giocatori Problematici che si rivolgono ai servizi (218 nel 2020, 197 nel 2021).

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Dati sull’accesso ai servizi

Per quanto riguarda le sostanze illegali, è stabile il numero di Consumatori Problematici che si rivolgono ai SERD (2673), in aumento gli accessi al Pronto Soccorso (986 nel 2021, 944 nel 2020). 
Aumentano i nuovi utenti SERD con consumo problematico di sostanze illegali (302 nel 2021, 290 nel 2020) e di alcol (217 nel 2021, 180 nel 2020).
In aumento la percentuale di utenti SERD testati per l’Epatite C (71%) e per l’HIV (73%). In calo la quota di positivi all’Epatite C (41.9%) e all’HIV (7.6%).
Nel corso del 2021, i SERD hanno erogato 124641 prestazioni, con una media di 32.4 prestazioni per utente (31.9 nel 2020).

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