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Cronaca Camugnano

Suviana, da martedì iniziano i funerali degli operai deceduti

Intanto prosegue lo svuotamento della centrale. Lunedì vertice in prefettura: tra le ipotesi anche il sequestro giudiziario

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Finita la fase uno, quella del recupero delle vittime e della prima assistenza a familiari e feriti, inizia ora la fase due. La centrale idroelettrica Enel di Bargi, dopo l’esplosione dello scorso 9 aprile che ha causato la morte di sette persone, diventa ora teatro di accertamenti tecnici e giudiziari. L’obiettivo è quello di capire se e a chi imputare eventuali responsabilità per ciò che è accaduto.

Cosa accade ora

Al momento, all’interno della centrale si sta lavorando per svuotare i livelli -8 e -9 dall’acqua ancora presente, operazione per cui saranno necessari diversi giorni di lavoro. L’inondazione, come scrive l’Ansa, non è stata provocata dall’acqua del lago, ma dalle tubature che sono esplose e dall’acqua presente nella condotta che scende dal vicino lago Brasimone. La condotta serve per trasportate un’immensa quantità di acqua dal bacino, acqua necessaria a movimentare le turbine dei gruppi di produzione di energia. Alla base ci sono le pompe, che spingono l’acqua nuovamente in alto. Le pompe, però, sono state fortemente danneggiate dalle esplosioni, e l’acqua ha allagato i piani.

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Intanto Enel ha disposto alcune riunioni per far ripartire il prima possibile la centrale idroelettrica, tra le più importanti a livello nazionale. L’edificio, dopo le perizie di questi giorni, sembra non aver subito danni strutturali. A complicare i piani dell’azienda potrebbero esserci però le indagini. Lunedì è previsto un tavolo istituzionale in prefettura, a Bologna: tra le ipotesi al vaglio c’è anche quella di un sequestro giudiziario.

I funerali

Dopo il nulla osta ricevuto dalla Procura, martedì inizieranno i funerali delle sette persone che hanno perso la vita. Sulle loro salme non è stata disposta l’autopsia. Il primo funerale sarà quello di Vincenzo Franchina, 36 anni, la vittima più giovane del disastro della centrale di Bargi. L’uomo era originario di Sinagra, in provincia di Messina, ma da un po’ di tempo viveva a Genova. Sposato da poco più di un anno, era diventato padre da appena tre mesi. Le sue esequie si celebreranno a Sinagra, nella Chiesa Madre, alle ore 16 di martedì 16 aprile. Per quella giornata, il Comune di Sinagra ha proclamato il lutto cittadino.

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