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L'acqua che sale, il calore infernale, il recupero delle salme e le poche speranze di trovare i dispersi | VIDEO

Luca Cari, dirigente comunicazione dei Vigili del fuoco, alle telecamere di BolognaToday parla di uno scenario del tutto nuovo e ripercorre le complesse operazioni a seguito dell'esplosione nella centrale idroelettrica di Bargi

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Prima il calore infernale, poi l'acqua che è iniziata a salire, infine il crollo, le macerie. Così dopo l'esplosione alla centrale idroelettrica Enel di Bargi, frazione di Camugnano, sull'Appennino bolognese avvenuta nel primo pomeriggio di ieri.

A ripercorrere le complesse operazioni di soccorso, tuttora in svolgimento, è Luca Cari, dirigente comunicazione dei Vigili del fuoco, che alle telecamere di BolognaToday parla di uno "scenario del tutto nuovo" e "molto difficile",  compromesso da acqua e macerie. Passano le ore e le speranze di trovare in vita i dispersi diminuiscono. Al momento restano quattro. Tre sono invece i morti accertati. Altri cinque i feriti, tre solo rimasti illesi tra le 15 persone coinvolte dall'incidente.

Le immagini dell'incendio nella centrale elettrica di Bargi sul lago di Suviana

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