Ucciso da "Igor": risarcimento per la famiglia di Valerio Verri

I familiari di Valerio Verri, guardia ecologica volontaria assassinata l'8 aprile 2017 da Norbert Feher, alias 'Igor il russo', dovrà essere risarcita dalla provincia di Ferrara. n un agguato nelle campagne di Portomaggiore, nel Mezzano. Lo riferisce Ansa. 

Lo ha stabilito la giudice del Lavoro Alessandra De Curtis, che ha deciso di nominare un consulente tecnico, per quantificare il danno subito dai parenti della vittima.

Verri, colpito mentre era di pattuglia anti-bracconaggio insieme all'agente di polizia provinciale, Marco Ravaglia, che venne gravemente ferito, doveva essere protetto dalla Provincia, così venne avviata la causa civile poichè non sarebbe dovuto essere in quel luogo, dal momento che il killer era già ricercato per l'omicidio del barista Davide Fabbri, a Budrio.

La Provincia quindi come 'datore di lavoro', avrebbe dovuto far di tutto per evitare la tragedia, anche se Verri era volontario: i legali della famiglia, gli avvocati Fabio Anselmo, Rita Gavioli e Paola Resca, avevano chiesto un risarcimento di due milioni. Ora è stata è fissata la consulenza tecnica che valuterà il tipo di danni e li quantificherà: l'udienza per il conferimento ci sarà il 23 maggio. 

Anche Maria Sirica, vedova di Davide Fabbri ha chiesto un risarcimento allo Stato italiano di 800mila euro per il danno subito a causa della mancata espulsione del killer, ovvero della mancata esecuzione di due provvedimenti di espulsione datati 2010 e 2011. 

Recentemente Fehr ha fatto ancora parlare di sé dopo aver aggredito un agente penitenziario in Spagna, dove si trova detenuto dal dicembre del 2017 dopo un triplice assassinio in Aragona mentre era ricercato per gli omicidi in Italia di Davide Fabbri e Valerio Verri. Feher, condannato all’ergastolo giovedì nel carcere di Estremera (Madrid) ha ferito un agente al volto, gridando agli altri “vi ucciderò uno a uno”, usando un pugnale da lui costruito con un frammento di piastrella che ha staccato dal pavimento.