rotate-mobile
Cronaca

Riaprono gli impianti sciistici, ma solo in zona gialla: cosa cambia sulle piste

Dal Cimone, al Corno, agli altri impianti dell'Appenino: dal 15 febbraio "dovrebbero" riaprire con le norme anti-covid aggiornate

Dal Cimone, al Corno agli altri impianti dell'Appenino, dal 15 febbraio dovrebbero - il condizionale è d'obbligo - riaprire con le norme anti-covid nelle stazioni e nei comprensori sciistici aggiornate dopo i rilievi formulati il 4 febbraio dal comitato tecnico scientifico.

Le linee-guida in breve

Per l’assistenza ed il supporto rispetto all’adozione ed al mantenimento delle misure di prevenzione, è opportuna la nomina di un Referente COVID. 

Distanziamento: Oltre alle ormai note regole per l'aerazione e la sanificazione degli spazi comuni e delle aree riservate al personale, dovranno essere creati percorsi che garantiscano il distanziamento sociale di almeno 1 m, che andranno opportunamente segnalati, nella fase di accesso alle biglietterie e successivamente agli impianti di risalita, riducendo la formazione di gruppi. Dove possibile, utilizzare percorsi distinti di entrata ed uscita degli utenti, per evitare l'incrocio dei flussi. Qualora non risultasse possibile, creare opportune delimitazioni anche fisiche dei due percorsi rispettando il distanziamento di almeno 1mt. L’ingresso e l’uscita del cliente dalla struttura deve avvenire garantendo i percorsi e il distanziamento sociale.

Maestri di sci protestano in Regione: "Con gli impianti chiusi a Natale, l'Appennino perde 12 milioni"

- In tutte le realtà in cui il controllo degli skipass o delle altre tipologie di titoli di accesso, non possa essere
svolta con modalità contact-less, dovranno essere adottate misure idonee ad evitare assembramenti e ridurre
le occasioni di contatto, soprattutto nei prevedibili momenti di maggiore afflusso e comunque nel corso
dell’intera giornata.

- I passeggeri dovranno indossare mascherina chirurgica.

- Andranno adottate soluzioni organizzative al fine di ridurre code e assembramenti alle biglietterie, quali ad
esempio: prevendita/prenotazione on-line o tramite altre soluzioni digitali (es. applicazioni per smartphone),
collaborazioni con strutture ricettive del territorio per acquisto/consegna dei titoli. Sia in fase di
prevendita/prenotazione, sia di vendita in biglietteria, è necessario informare gli utenti delle buone
norme di condotta e corretta prassi igienica per limitare il più possibile comportamenti inadeguati.

▪ Nel caso delle seggiovie, portata massima al 100% della capienza del veicolo con uso obbligatorio di
mascherina chirurgica anche eventualmente opportunamente utilizzata inserendola in strumenti (come
fascia scalda collo) che ne facilitano l’utilizzabilità. La portata è ridotta al 50% se le seggiovie vengono
utilizzate con la chiusura delle cupole paravento;
▪ Per le cabinovie, riduzione al 50% della capienza massima del veicolo ed uso obbligatorio di mascherina
chirurgica anche eventualmente opportunamente utilizzata inserendola in strumenti (come fascia
scalda collo) che ne facilitano l’utilizzabilità;
▪ Per le funivie, riduzione al 50% della capienza massima del veicolo, sia nella fase di salita che di discesa,
con uso obbligatorio di mascherina chirurgica anche eventualmente opportunamente utilizzata
inserendola in strumenti (come fascia scalda collo) che ne facilitano l’utilizzabilità ;

- La qualità dell’aria negli ambienti indoor, indipendentemente dagli effetti sulla salute, ha un’importante
influenza sulle prestazioni e sul benessere ambientale. Nel caso di cabinovie e funivie deve essere pertanto
garantito il ricambio d'aria con l’apertura dei finestrini, alternativamente vanno adottati sistemi di ricambio
dell'aria in maniera forzata.
In ogni caso si ritiene opportuno che cabinovie e funivie siano dotati di finestrini o comunque di aperture
verso l’esterno data l’importanza della ventilazione per la prevenzione della trasmissione del virus.
In tutti gli ambienti al chiuso, nella fase di imbarco (anche all’aperto) e durante le fasi di trasporto, è vietato
consumare alimenti, bevande e fumare. 

• I gestori degli impianti di risalita dovranno garantire l’organizzazione e la gestione dei flussi e delle code,
l’applicazione di misure (anche visive) per il mantenimento del distanziamento interpersonale e
l’introduzione, nei punti strategici (parcheggi, casse, tornelli, aree di servizio, stazioni di partenza,
intermedie e di arrivo) di strumenti di comunicazione idonei ad informare tutti gli utenti in merito alle
regole ed ai protocolli vigenti per la limitazione del rischio di contagio;

• La tutela dell’ordine pubblico e la vigilanza sul rispetto delle misure di distanziamento dovranno essere
garantite dalle autorità di Pubblica Sicurezza in raccordo con gli Enti locali, anche con la collaborazione del
Dipartimento di Protezione Civile, del Corpo dei Vigili del fuoco, del Corpo Forestale e del Soccorso Alpino.
Il personale addetto all’accoglienza dovrà indossare mascherine chirurgiche (oppure DPI FFP2 o FFP3 senza
valvola) (per personale incaricato all'avvio agli impianti). 

• Va promossa e caldamente raccomandata la possibilità di effettuare l'acquisto on-line del biglietto per evitare la
formazione di code e decongestionare i flussi.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Riaprono gli impianti sciistici, ma solo in zona gialla: cosa cambia sulle piste

BolognaToday è in caricamento