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Incidenti stradali Santo Stefano / Piazza di Porta Castiglione

Investita da una moto a porta Castiglione, come sta la 17enne finita in rianimazione

Dopo l'incidente, è stata ricoverata in gravissime condizioni al Maggiore

Migliorano le condizioni della 17enne investita da una moto il pomeriggio dell'8 agosto in Porta Castiglione, all'altezza dei Giardini Margherita. 

Mentre si cerca ancora di ricostruire l'esatta dinamica dei fatti, la ragazza, trasportata in gravissime condizioni all'ospedale Maggiore (codice 3), secondo fonti Ausl, lascia oggi il reparto di terapia intensiva per essere ricoverata in reparto.  

A investirla, un uomo di 40 anni in sella a uno scooter che ha riportato ferite lievi (codice 1), ma non è ancora chiaro se la vittima stesse attraversando la strada sulle strisce oppure se l'impatto sia avvenuto in circostanze diverse. 

I precedenti

Un altro grave incidente ai danni di un pedone era avvenuto il 5 luglio scorso in via della Barca, quando una ragazza che stava attraversando sulle strisce era stata travolta da un'auto che aveva superato uno scooter fermo. Era stata ricoverata con il naso rotto, una parte della mandibola spezzata e microfratture al coccige.

Non ce l'aveva fatta invece Strato Esposito, 53 anni, che stava camminando sull'area di sosta a margine della carreggiata ed è stato investito e ucciso  il 5 giugno da un'auto che percorreva via della Pietra in direzione via Emilia Ponente e all'altezza del civico 18.

Incidente shock: "Si muore anche così, mentre si cammina in uno spazio che dovrebbe essere sicuro"

Lisei (FdI): "Politiche insufficienti e slogan"

L’incidente che "ha ridotto in fin di vita una ragazza di appena 17 anni, travolta da una moto che andava a folle velocità (a pochi metri di distanza dall’Autovelox di viale Panzacchi)" è per il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Marco Lisei "la terribile ed ennesima prova di quella che a Bologna è ormai diventata una vera e propria emergenza stradale. Da anni facciamo pressioni sulle amministrazioni di sinistra che si susseguono a Bologna affinché si muovano in direzione di iniziative che favoriscano la sicurezza stradale. Iniziative che non possono certo ridursi all’installazione di qualche autovelox sui viali il cui compito, ormai è evidente, non è altro che rimpinguare con il denaro delle multe le casse comunali".

Il politico si rivolge al sindaco Matteo Lepore: "E' giunto il momento di fare qualcosa di concreto a favore della sicurezza sulle strade della città che ormai assomigliano sempre di più a un campo di battaglia. Le politiche intraprese sino ad ora sono state del tutto insufficienti ed utili ad inseguire slogan e bilanci, serve una inversione di tendenza chiara sulla prevenzione, con un uso massivo di segnaletica luminosa orizzontale e verticale, dissuasori di velocità rumorosi che facciano percepire l’andatura eccessiva al conducente, controlli con strumenti diversi dai velox fissi come i tutor".

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