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Cronaca Sasso Marconi

Incidenti sul lavoro alla Basf, si sciopera, l'azienda: "Investiamo sulla sicurezza"

Il colosso della chimica conferma gli episodi denunciati dal sindacato, e si offre per aumentare gli sforzi operativi sulla minimizzazione del rischio sul posto di lavoro. Taruffi (Coragiosa) annuncia interrogazione in Regione sul capitolo controlli

"L’azienda è vicina ai lavoratori infortunati e ha immediatamente avviato il dialogo con i Rappresentanti dei Lavoratori perché ritiene che, quando si parla di sicurezza, si debba lavorare insieme per raggiungere un obiettivo comune: la tutela della salute di tutti i collaboratori".

Nel giorno delo sciopero dei sindacsati dopo il doppio episodio di infortunio occorso nello stabilimento di Sasso, è l'azienda oggi a commentare la situazione sul fronte della sicurezza interna sul posto di lavoro.

L’azienda è consapevole -si legge in una nota- di come, in questo processo, "sia centrale il coinvolgimento della RSU e degli RLSSA, portavoce delle esigenze dei lavoratori" e che "nonostante gli investimenti per migliorare il livello già alto di sicurezza degli impianti e dei processi produttivi, e nonostante le tantissime iniziative di comunicazione e formazione, "i due infortuni avvenuti nelle ultime settimane hanno ricordato come nessun traguardo raggiunto possa essere considerato acquisito per sempre".

"Il sito di Pontecchio Marconi è lo stabilimento più grande ed importante di Basf in Italia. Gli investimenti realizzati negli ultimi 5 anni sono stati oltre 100 milioni di euro. In particolare, gli investimenti per la sicurezza (20 milioni di euro negli ultimi 3 anni) hanno portato a miglioramenti delle dotazioni del sito in ogni sua area operativa" fa sapere la compagnia chimica.

Trauffi (Coraggiosa): "Controlli importante, parte interrogazione"

Anche la politica si è mossa sulla quesitone a latere degli episodi, e cioè il frnote dei controlli dell'ispettorato del lavoro. Su questo Igor Taruffi (Coraggiosa) ha dichiarato di avere presentato una interogazione in Regione.

In particlare, il capogruppo della formazione di maggioranza ha chiesto "se esista un protocollo di intesa, a livello di singole Procure della Repubblica o di Procura Generale, che coordini i rapporti dei Servizi Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Psal) con la magistratura e con gli altri Enti operanti nella vigilanza sulla sicurezza del lavoro e se la Regione ritenga che i Servizi Psal delle Ausl applichino uniformità tecnica e correttezza procedurale nell’azione di vigilanza sugli infortuni sul lavoro e sulle malattie professionali".

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