Sei lavoratori in nero su otto: la Finanza sospende l'agriturismo
Maxi-sanzione di 22 mila euro al rappresentante legale, oltre alla sospensione dell’attività
I Finanzieri del Comando Provinciale di Bologna hanno eseguito un controllo in un agriturismo riscontrando l’impiego di manodopera “in nero”.
Le fiamme gialle del 1° Nucleo Operativo Metropolitano, hanno rilevato come più della metà del personale impiegato nella struttura di Granarolo dell'Emilia prestasse la propria attività in totale di qualsiasi rapporto di lavoro, e, dunque, in assenza di una tutela assicurativa, assistenziale e previdenziale: nello specifico su otto lavoratori presenti al momento del controllo, sei sono risultati irregolari, si tratta di 5 cittadini italiani e di un cittadino nordafricano.
Al termine dell’ispezione è stata applicata una maxi-sanzione di 22 mila euro al rappresentante legale dell’agriturismo, oltre alla sospensione dell’attività.
"L’attività, nell’ambito delle ordinarie attività di polizia economico–finanziaria di prevenzione e contrasto al lavoro nero, attuato soprattutto tramite il servizio 117, risponde all’esigenza di contrastare il lavoro sommerso - fanno sapere le Fiamme Gialle - che, oltre a sottrarre risorse all’Erario, mina i diritti dei lavoratori - spesso sfruttati - nonché degli imprenditori onesti e rispettosi della legalità, danneggiati da una concorrenza sleale. In quest’ottica, dall’inizio dell’anno nella provincia di Bologna sono stati scoperti oltre 120 lavoratori in nero”.
Nei giorni scorsi, sempre a Granarolo, durante un controllo all’interno di un capannone che realizza capi di abbigliamento, le Fiamme Gialle hanno identificato 14 lavoratori senza regolare contratto di lavoro, ossia “in nero”, 12 dei quali immigrati irregolari.
Tra Bologna e provincia invece i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Bologna e del Comando Provinciale hanno denunciato 13 persone e sospeso 10 attività in città e in provincia nell'ambito delle verifiche sul rispetto delle leggi in materia di lavoro, sicurezza e sfruttamento. Elevate sanzioni amministrative per un ammontare complessivo che supera i 210.000 euro.
