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Cronaca

"Quanto ci costa la transizione ecologica?": accolto emendamento di Forza Italia

La Regione, una volta all’anno, dovrà fare uno studio ad hoc. Intanto la commissione approva le linee guida per la redazione del bilancio della Regione 2024-2026

La Regione Emilia-Romagna, una volta all’anno, dovrà fare uno studio sullo stato dell’arte e sulla ricaduta economica sulle scelte politiche e ambientali che vengono inserite con le diverse normative.

E' la sintesi dell'emendamento passato in sede di legge di bilancio a firma della consigliera di Forza Italia Valentina Castaldini. Lo studio potrà essere parametro -spiega la consigliera- per stimare l'impatto sull'economia reale, con l'obiettivo di "mantenere il sistema regionale competitivo, anche rispetto alla concorrenza extra-europea". L'emendamento fa riferimento alla legge di bilancio 2024-2026 nel capitolo “transizione ecologica attraverso il percorso per la neutralità carbonica prima del 2050”.

Castaldini non usa mezzi termini e definisce l'accoglimento dell'emendamento "un piccolo grande passo, perché partendo per esempio, da quello che sta accadendo allo stabilimento della Magneti Marelli, credo sia necessario e doveroso rispetto ai dipendenti e alle aziende del nostro territorio verificare passo passo se le scelte dettate dalla transizione ecologica possano portare reale valore aggiunto o togliere forza e risorse a comparti per noi strategici e strutturali per l’economia del territorio". 

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La Commissione approva la bozza del bilancio 2024-2026

Intanto è disco verde della commissione Bilancio al Documento economico e finanziario regionale, il testo che contiene le linee guida per il Bilancio di previsione 2024.

Nel merito, le voci e i numeri più rilevanti del Defr riguardano il potenziamento del trasporto ferroviario, l'elettrificazione della tratta Ferrara-Codigoro, il sostegno a un settore come quello delle ferrovie che ha visto un aumento dell’80% dei passeggeri grazie agli investimenti fatti negli ultimi 8 anni. La riqualificazione dell’alveo del Po e il sostegno all’idrovia ferrarese, per un investimento di oltre 9 miliardi (tra fondi regionali e di altra provenienza) e l'acquisto di autobus a idrogeno verde. Inoltre, il sostegno alle vie d’acqua con investimenti sul porto di Ravenna, di cui si vuole aumentare la collaborazione con gli aeroporti dell’Emilia-Romagna, e abbonamenti gratis per gli studenti (nel 2022 ci sono stati 240mila abbonamenti al traporto pubblico locale). Poi ancora: 49 milioni di euro di investimenti per l’economia circolare e 32 milioni per le bonifiche da amianto. Il sostegno alla rete commerciale con interventi di 378 milioni complessivi nel 2024, la tutela della montagna per la cura del territorio, la forestazione e il contrasto al dissesto idrogeologico. Il Patto per la casa per sostenere l’edilizia residenziale pubblica attraverso la riqualificazione di appartamenti sfitti con investimenti pari a 500mila euro. Oltre 6 milioni (che si sommano ai 15 milioni già stanziati) per l'agricoltura colpita dall'alluvione di maggio, 19 milioni di euro per il risparmio idrico, 8 milioni di euro per l'innovazione nel settore agricolo, oltre 1,7 milioni per il contrasto ai danni provocati dalla fauna selvatica o loro rimborso.

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