"Sta male psicologicamente, prova rabbia": parla Marise, la sorella di Patrick Zaki
Un video dopo averlo visitato in carcere
"Sono appena tornata dal carcere, dove ho fatto visita a Patrick. Rispetto all'incontro precedente mi è sembrato dimagrito". E' il video-racconto, trasmesso dal Tg La7, di Marise Zaki, sorella di Patrick, lo studente egiziano dell'Università di Bologna arrestato al Cairoa febbraio del 2020 e ancora in carcere.
"E' nervoso e sta male psicologicamente, prova rabbia. Si chiede continuamente il perchè sia rinchiuso in carcere da 15 mesi. Noi cerchiamo di confortarlo come possiamo ma lui continua a contare il tempo che passa, minuto per minuto, perchè il suo desiderio è solo quello di essere rilasciato. Pensa di continuo al futuro che sta perdendo".
A metà aprile, il Senato italiano ha votato a maggioranza una mozione per concedere a Patrick la cittadinanza onoraria. "Dai colleghi di Patrick di Bologna stiamo ricevendo tutto il sostegno possibile, via messaggi e tramite i social media. Il loro aiuto fa una grande differenza, ci permette di non sentirci soli, e di questo li ringraziamo". Poi aggiunge: "La sua avvocata Hoda Nasrallah sta facendo il possibile affinché mio fratello sia liberato. Non credo però' che al momento stia lavorando ad altre idee".
Di recente la legale dello studente di 29 anni aveva presentato istanza affinche' venissero sostituiti i giudici che ogni 45 giorni rinnovano la detenzione cautelare. Secondo Nasrallah, le loro decisioni non sono scevre da pregiudizi. L'istanza è stata respinta. (dire)