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Di smog si muore: "Regione e Comune tutelino la salute dei cittadini'

Secondo le associazioni ambientaliste, la sospensione delle domeniche ecologiche collide con le scelte dell'amministrazione come bike e car sharing

'Marcia indietro sui polmoni di tutti', una retromarcia grave che fa male all'ambiente e alla salute dei cittadini. Questo il grido di protesta del Movimento ossigeno contro la decisione della Regione Emilia-Romagna di ritirare il blocco per i diesel euro 4.

"La decisione di annullare il blocco dei diesel euro 4 è una retromarcia grave che fa male all’ambiente e alla salute dei cittadini, che le istituzioni dovrebbero tutelare più di ogni altra cosa. È in totale contraddizione con le iniziative concrete che sono state finalmente messe in campo per il trasporto pubblico, il bike e il car sharing, valide alternative all’auto privata che invece così viene di nuovo incentivata.

Ed è ancora più assurda nello stesso giorno in cui l’ONU invoca ‘misure eccezionali e immediate’ per l’ambiente perché l’inquinamento e i cambiamenti climatici stanno peggiorando ancor più velocemente del previsto. Una risposta all’altezza di questo allarme non può certo essere di eliminare anche le poche e timide misure adottate dopo anni di discussione sul traffico, che è una delle fonti principali di smog.

Tra l’altro, l’estensione delle misure antismog agli euro 4 diesel, cioè ad auto inquinanti e vecchie anche di oltre 10 anni, è stata decisa un anno e mezzo fa e come nella migliore tradizione italiana era già stata rinviata di un anno nel 2017: perché in dodici mesi Regione e Comuni non hanno fatto nulla per informare cittadini e imprese e dare loro il tempo di organizzarsi?

Così si rinvia solo il problema, peggiorando la qualità dell’aria che respiriamo e dando l’illusione che il cambiamento di abitudini possa essere ancora ritardato, mentre aumentano i morti da smog e si aggrava la crisi climatica con evidenti impatti locali anche nella nostra regione e città".

"Nella città metropolitana di Bologna - denuncia Simola Larghetti di Salvaciclisti - in 10 anni ci sono stati 100mila morti dovuti a inquinamento e il numero di malati alle vie respiratorie sotto i 5 anni di età è altissimo (dati dell'Istituto Ramazzini). A Bologna il 65% degli spostamenti avviene in auto mentre in altre città europee è la metà.

Quand'è che i cittadini chiederanno più trasporto pubblico, piste ciclabili, collegamenti ferroviari più frequenti invece di chiedere di continuare a usare la propria auto "per lavoro"? Quand'è che i politici, tutti in clima di responsabilità e collaborazione, si prenderanno la responsabilità di avviare questo cambiamento? Bologna si stava muovendo bene sul tema, con bike e car sharing avviato, le alternative ci sono. E basta, vi prego, con questa retorica della macchina per andare al lavoro". 

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