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Cronaca

Musei, la cultura riparte ma restano nodi da sciogliere. Grandi: "Non sappiamo ancora se saremo aperti nei weekend"

INTERVISTA Il Presidente Istituzione Bologna Musei Roberto Grandi racconta come ci si avvicina alla fatidica data di riapertura: "I musei sono fra i luoghi più sicuri. Ampie metrature, piccoli gruppi di visitatori, prenotazioni e tutti i dispositivi di sicurezza"

Lunedì 26 aprile, con la zona gialla, riparte la cultura e finalmente riaprono i musei. Peccato però che resti un grosso interrogativo, come sottolinea il Presidente Istituzione Bologna Musei Roberto Grandi: "Il dpcm non è stato ancora pubblicato e noi non sappiamo se saremo aperti nei weekend. Non proprio un dettaglio. Lasciarci chiusi il sabato e la domenica, le giornate in cui non si lavora, sarebbe una scelta assurda e irrazionale". 

Un grosso punto interrogativo in effetti: come è possibile che ancora non si sappia nulla sul fine settimana? Cosa comporterebbe se vi tenessero ancora chiusi nei giorni in cui le persone hanno a disposizione più tempo libero? "Il 23 febbraio scorso il ministro della cultura e del turismo Dario Franceschini aveva parlato di riaperture solo nei giorni feriali, ma su alcuni quotidiani si è letto anche il contrario senza che venisse citata la fonte della notizia. Aspettiamo che venga pubblicato il decreto anche se come ho già sottolineato la limitazione del weekend sarebbe una decisione penalizzante e irrazionale. Le persone escono proprio nel fine settimana e sarebbe opportuno offrire loro dei luoghi sicuri dove trascorrere del tempo. Consideriamo poi che vista l'assenza di turisti, il pubblico è dato dai bolognesi e dagli emiliano-romagnoli". 

I musei dunque sono luoghi indubbiamente sicuri? "Le sale museali sono di per sè mediamente locali molto ampie e nell'ultimo anno sono state dotate di tutti i dispositivi di sicurezza necessari. Vi si accede su prenotazione per scaglionare i piccoli gruppi di persone, che sono distanziate, indossano la mascherina e alle quali è stata già misurata la temperatura. Se vogliamo è anche una modalità più piacevole di vivere la cultura: c'è più calma, poca gente, più tempo...". 

C'è voglia secondo lei di tornare al museo, di visitare le mostre e in generale di tornare a vivere la cultura? "Tantissima. Lo abbiamo visto a febbraio, con numeri molto positivi: circa 1.400 visitatori in due settimane. Certamente sarà lo stesso questa primavera, anche perchè ci sono molte proposte interessanti...". 

Fra queste siamo in attesa anche di Art City 2021..."Sì. Stiamo lavorando a un'edizione speciale di Art City, che per la prima volta si svolge in autonomia rispetto ad Arte Fiera. L'evento si svolgerà dal 7 al 9 maggio, ma le mostre poi proseguiranno. Tante quelle che ci riguardano, fra il Davia Bargellini con Le plaisir de vivre e Giorgio Morandi, l'esposizione a Villa delle Rose e Giannotti al MamBo". 

A suo parere, quella del 26 aprile, sarà una riapertura definitiva? "Direi di sì. In fondo siamo luoghi molto più protetti di tanti altri. Più sicuri di molti negozi che hanno le nostre stesse metrature ma flussi decisamente diversi. Ci vediamo tutti lunedì 27 aprile!". 

Museo Morandi

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