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Cronaca

Torna l'iniziativa 'Nonni adottano studenti': "Così contrastiamo truffe e affitti in nero"

Dal 2009 Confabitare ha fatto entrare oltre 450 ragazzi in altrettante famiglie tutte residenti tra il centro e la prima periferia

Torna per la decima edizione l’iniziativa “Nonni adottano studenti” di Confabitare, l'Associazione Proprietari  Immobiliari di Bologna che, dopo le esperienze positive raccolte tra studenti ed anziani, ha deciso di replicarla anche per il prossimo anno accademico e diffonderla  su tutto il territorio nazionale attraverso la rete delle sedi provinciali della associazione.

L’idea era nata dieci anni fa con l’intento di rispondere alle esigenze economiche degli studenti e, contemporaneamente, di contrastare il fenomeno del “mercato nero” degli affitti sotto le Due Torri.

L’iniziativa vede protagonisti, in prima persona, anziani soli o in coppia che danno la loro disponibilità ad accogliere in casa propria uno studente, in cambio di compagnia, un po’ di assistenza e qualche servizio, come ad esempio la spesa, l’acquisto delle medicine o le commissioni quotidiane. Lo studente, dal canto suo, avrà a disposizione una stanza singola, già pronta ed arredata, e senza dover pagare un affitto. 

Confabitare intende rilanciare l’iniziativa per il decimo anno, anche in considerazione dei buoni risultati raccolti nell’ultima edizione quando, proprio grazie all’intraprendenza dei giovani, alla disponibilità e all’ospitalità dei “nonni”, sono stati sistemati 140  studenti, 98 ragazze e 42 ragazzi, tutti tra il centro e la prima periferia della città.   Dal 2009 con questo progetto Confabitare ha fatto entrare oltre 450  ragazzi in altrettante famiglie tutte residenti tra il centro e la prima periferia della città.

"Abbiamo voluto riproporre l’idea anche per quest’anno  perché le edizioni passate hanno dato buoni frutti – spiega Alberto Zanni, Presidente  Nazionale di  Confabitare – ed è stato un valido esempio di convivenza: anziani e studenti sono stati entrambi soddisfatti e pronti a ripetere l’avventura".

"Basti pensare che alcuni di loro, una volta terminato il percorso universitario, hanno consigliato l’iniziativa ad altri amici studenti che poi sono subentrati nelle case dei “nonni”. L’iniziativa, inoltre, - sottolinea Zanni – si propone da una parte di combattere, in maniera più efficace, il fenomeno degli “affitti in nero” e, dall’altra, di contrastare le truffe che, sempre più spesso, hanno come vittime proprio gli anziani che vivono soli. La presenza di una persona giovane, infatti, molto spesso aiuta a scongiurare questi spiacevoli episodi".      

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