Cronaca Centro Storico / Via delle Moline

Stretta su orario locali, Bombocrep dopo 37 anni chiude alle 23: 'A rimetterci sono gli onesti'

Continuano a sfogare la loro rabbia gli esercenti dei locali della Zona U interessati dall'ordinanza restrittiva del sindaco. Bombocrep, un'istituzione ormai, costretto a chiudere anticipatamente, affonda: 'Mai ricevuto lamentele da vicinato'

Redazione 09 giugno 2015 09:15

Dallo scorso lunedì è scattato il 'coprifuoco' in centro a Bologna, dove una nuova ordinanza del sindaco impone ai locali della zona universitaria la chiusura entro l'una di notte. La chiusura è ulteriormente anticipata (ore 22) per i negozi di alimentari e (ore 23) per i laboratori artigianali come pizzerie al taglio, kebab....ed esercizi come lo storico Bombocrep, appuntamento fisso per i giovani nottambuli, che ora non potranno più finire in 'dolcezza' le loro serate. O almeno dovranno dirigersi lontano dalla Zona U.
Monta la rabbia. 'Dopo 37 anni Bombocrep chiude alle ore 23. Tutto questo per un provvedimento d'urgenza firmato da sindaco Merola, che per ragione di ordine pubblico fa chiudere i locali all'una e gli artigiani come noi alle 23', così comincia un cartello di protesta affisso nello storico locale, dove lo sfogo della proprietà continua, graffiante: 'Non avremmo mai pensato che crepes alla Nutella o bomboloni potessero creare così tanti disagi, ma siamo costretti ad accettare questa decisione...".
Infine dal Bombocrep tengono a precisare che 'in 37 anni di attività non abbiamo mai venduto nessun alcolico, tantomeno ricevuto nessuna lamentela da parte del vicinato, tuttavia stiamo subendo la peggiore delle restrizioni dovendo chiudere ancor prima dei locali. Noi crediamo che i problemi di ordine pubblico siano ben altri ...come al solito a rimetterci sono i commercianti onesti e gli onesti clienti!'.

Non si tratta di una voce isolata. Tanti i commercianti della zona interessata dall'ordinanza ad essere imbufaliti: "Scateneremo l'inferno, questa ordinanza non ha senso - ha promesso Confesercenti Bologna - mentre si preparano le proteste e anche il ricorso al Tar, visto che per gli esercenti si tratterebbe di una presa di posizione "Illegittima e contraria alla liberalizzazione degli orari del commercio fatta dal Governo Monti".

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