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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Per una vita notturna migliore si parte dai cittadini. Ecco il questionario del Comune | FOTO

"Indaghiamo tutti gli aspetti della vita notturna. Non solo problemi, ma anche opportunità", così la Vicesindaca lanciando l'iniziativa, aperta a tutti

Dodici minuti di tempo: questo lo ‘sforzo’ richiesto dal Comune di Bologna per dare forma al Piano della Notte. Dodici minuti è il tempo necessario per compilare il questionario, aperto a tutti e tutte, sulla vita notturna della città di Bologna. Già da mesi l’amministrazione ha avviato dei focus group per capire le problematiche, le necessità ma anche le potenzialità della vita notturna bolognese.

L’iter del Piano della Notte

Dopo gli incontri e gli interventi già messi in atto - come le linee bus notturne - prende il via una seconda fase del Piano della Notte: un questionario generale e aperto a tutti, più uno targettizzato e dedicato a specifiche tipologie di popolazione già individuate dall’amministrazione e che verranno presto contattate telefonicamente. Ci sarà poi un terzo questionario, che prenderà via nei prossimi giorni, dedicato agli erogatori dei servizi notturni. Parallelamente ai questionari, inoltre, ci sarà la possibilità da parte di cittadini e city-user di poter usufruire di un altro strumento messo a disposizione dell’amministrazione: quello degli incontri esperienziali notturni. Attraverso la mail pianodellanotte@comune.bologna.it, i cittadini e le cittadine bolognesi potranno condividere le proprie esperienze relative alla night life in modo da segnalare problemi o opportunità della vita notturna bolognese. Tra questi, il Comune selezionerà alcuni casi studio ritenuti di maggiore interesse e, in prima persona, si recherà sul luogo selezionato per conoscere direttamente le esigenze dei cittadini. Il primo esperimento partirà già questo sabato: la vicesindaca Emily Clancy, che ha presentato oggi il questionario sul Piano della Notte in una conferenza stampa a Palazzo D’Accursio, condividerà con il tassista Andrea Farnè un suo turno di lavoro notturno.

A marzo l’amministrazione ha poi previsto gli Stati Generali della notte: già annunciati lo scorso settembre, gli Stati Generali si baseranno sulle esperienze dei questionari e sulle esperienze dirette dei casi studio e forniranno le linee guida necessarie alla costruzione del Piano della notte.

Come partecipare

Il questionario aperto a tutti, ideato dal Comune di Bologna e curato dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana, sarà attivo fino al 20 febbraio e sarà possibile partecipare collegandosi al sito comune.bologna.it/piano-notte. Saranno inoltre presenti in città moltissimi volantini con codice QR direttamente collegato al questionario, oltre agli agenti di prossimità di Fondazione Innovazione Urbana presenti in città.

Il volantino per accedere al questionario

Clancy: “Ulteriore tassello di politica partecipativa”

“Stiamo chiedendo ai cittadini e alle cittadine di regalarci dodici minuti del loro tempo – ha spiegato la sindaca Emily Clancy a margine della conferenza stampa di Palazzo D’Accursio – nella compilazione di un questionario che indaga diversi aspetti della vita notturna della città, dalla vivibilità alla sicurezza fino alle condizioni e alla dignità del lavoro e all’offerta culturale. L’economia della notte può essere un motore di crescita e di miglioramento delle condizioni di vita e di convivenza in città. Con questo questionario costituisce un ulteriore tassello nella costruzione partecipata del Piano della Notte”.

“In seguito, ci saranno gli Stati Generali della notte. Questi conteranno sui dati del questionario che davvero è aperto a tutte e tutti. Ci sarà a che un’indagine demoscopica, quindi anche un metodo scientifico che ci darà informazioni per meglio conoscere e pianificare gli interventi. A febbraio parteciperemo al summit dell’economia della notte a Londra come relatori, con un’analisi sui dati e sul questionario che lanciamo oggi. Oltre al questionario, infine, abbiamo un’altra modalità, che è quella degli incontri esperienziali. Questo metodo di prossimità si aggiunge alla settimana del sindaco nei quartieri, così da dare una nuova opportunità ai cittadini di condividere in prima persona le loro esperienze della notte”.

Presenti alla conferenza stampa anche il professore di Sociologia dell’Unibo Riccardo Prandini e la responsabile dell’Unità Intermedia economia della notte Giorgia Boldrini.
“Il Piano della Notte si baserà su una governance cosiddetta ‘sperimentalista’ – ha commentato Prandini – e cioè che si aggiorna sulla base dei dati e delle esperienze raccolte. In questo modo si può davvero tracciare una linea a livello nazionale ed europeo”. L’idea dell’amministrazione, una volta licenziato il Piano della Notte, è infatti quella di monitorare i suoi effetti così da poter correggere il tiro in caso di bisogno.

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