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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Reddito di cittadinanza, boom di richieste a Bologna e in Emilia-Romagna

Secondo l'analisi realizzata dall'Ires su dati Inps, i percettori dell'assegno dell'Inps nel 2020 sono aumentati del 35,7%. Bologna è la seconda provincia in regione per aumento, preceduta da Piacenza

La Cgil di Bologna misura la crescita della povertà e del disagio determinata dalla crisi pandemica guardando all'aumento delle domande presentate dai cittadini per ottenre il reddito di cittadinanza. Secondo l'analisi realizzata dall'Ires dell'Emilia-Romagna su dati Inps, i percettori dell'assegno dell'Inps nel 2020 sono aumentati del 34,5%. Bologna è la seconda provincia in regione per aumento(+35,7), preceduta da Piacenza (+38,6%). 

Questi dati, come riporta l'agenzia Dire, dividono il Movimento 5 Stelle e Lega. Per la consigliera regionale penstellata, Silvia Piccinini, l'impennata delle domande è solo la conferma dell'utilità dello strumento, mentre per gli esponenti del Carroccio, Michele Facci e Matteo Rancan, è la prova che servono piuttosto misure di rilancio dell'economia capaci di creare posti di lavoro.

Si tratta di "un sostegno di fondamentale importanza per i cittadini, soprattutto in un momento particolarmente delicato come quello della pandemia e dell'emergenza coronavirus", sostiene Piccini. "I dati di oggi consolidano ancora di più la nostra convinzione che il reddito di cittadinanza vada rafforzato e implementato e non smantellato come qualcuno, anche in Emilia-Romagna, vorrebbe. Una richiesta che era contenuta in una mia risoluzione approvata in commissione a febbraio anche per prevedere un potenziamento dei servizi dei centri per l'impiego migliorando così le politiche attive del lavoro", spiega la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle.

"I numeri dimostrano la validità di uno strumento che soltanto la propaganda della destra e di altre forze come Azione di Calenda sembrano non voler accettare", punge Piccinini. "Adesso è necessario, così come richiesto dalla mia risoluzione approvata a febbraio, che si rafforzi questa misura anche attraverso un miglioramento delle politiche attive del lavoro affiancando le amministrazioni comunali nella realizzazione dei Puc, ovvero i progetti utili alla collettività che vedono impegnati proprio alcuni dei beneficiari del reddito di cittadinanza, e che in Emilia-Romagna sono stati già attivati in ben 125 Comuni", conclude.

Di tutt'altro avviso i leghisti. "Le politiche assistenzialistiche non bastano mai. Pertanto il boom indica la misura di quanto tali politiche siano fallimentari per una sana e sostenibile ripresa economica del territorio. Oggi più che mai, pertanto, è necessario che la Regione prenda misure urgenti che, facendo leva su tributi e tasse di sua pertinenza, possano consentire il rilancio dell'economia reale", commenta il consigliere regionale della Lega, Michele Facci.

"È pura illusione credere che esista una Bce che venga sempre a pranzo e cena e paghi il conto: occorre fare ricorso alla vecchia, cara legge della domanda e dell'offerta, l'unica a consentire l'autoregolamentazione del mercato. Pertanto è urgente che la politica pensi e si attivi per creare le condizioni a che l'economia reale possa ripartire con vigore e subito", conclude Rancan. L'incremento delle richieste a Ferrara è stato del 33,8%, a Piacenza del 38,6%, a Reggio Emilia del 32,8%, a Modena del 32,6%, a Rimini del 31%, a Ravenna del 28,4%, a Parma del 25,3% e nela provincia di Forlì-Cesena del 22,8%.

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