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Cronaca Centro Storico / Via del Pratello

Locali notturni e musica alta, i comitati: "Il Comune dimostra sensibilità solo per i commercianti"

I comitati cittadini del Pratello e di via Petroni accusano la Giunta di aver apportato una modifica al regolamento sulle attività rumorose che andrebbe a discapito del sonno. Scatta il ricorso al Tar

E' Vincenzo Corvaglia del Comitato Al Crusel Pratello-Pietralata-SanFrancesco a spiegare perchè in una comunicazione destinata alla politica locale scrivono che il Comune di Bologna "Ha fatto un piccolo favore ai baristi e grande danno ai cittadini. Il diritto al riposo e la sicurezza dei cittadini, per questa Giunta, evidentemente contano meno che far risparmiare agli operatori i costi necessari a documentare in modo certificato l'impatto acustico generato dai loro impianti di diffusione sonora" e come i cittadini lo abbiano scoperto "casualmente dopo  un anno".  E la battaglia con tanto di ricorso al Tar parte dal comitato di via Petroni.

Il "caso" nasce da una deroga apportata nel 2014 a un regolamento sulle attività rumorose emesso nel 2013: in sostanza i locali, grazie a questa modifica, pare possano diffondere musica semplicemente dichiarando che il loro impianto sta al di sotto dei 20 watt RMS e senza il bisogno di certificare insonorizzazioni o caratteristiche strutturali del locale stesso: "Intanto è una modifica contraddittoria rispetto alle norme nazionali e della regione Emilia Romagna - spiega Corvaglia  - e poi non tiene in considerazione il contesto e le caratteristiche dei locali in questione, dimostrando di non avere cura per la salute dei residenti (critica via del Pratello angolo Pietralata e angolo Vicolo Borghetto e Piazza San Francesco). Siamo venuti a conoscenza di questa modifica per caso: una persona ha chiesto info per mettere il proprio esercizio in regola e l'impiegato ha spiegato che non erano più necessarie certificazioni o sopralluoghi".

Per Corvaglia questo è un grande danno per i cittadini: "Coloro che abitano in prossimità di attività commerciali aperte fino a notte fonda, adesso, non sapranno più a cosa appellarsi per contestare eventuali abusi. Sarà il competente tribunale a stabilire in che termini si concretizzi quello che, a questo comitato, pare una vistosa violazione delle leggi nazionali e dei poteri inerenti l'attività del Consiglio Comunale. Il ricorso presentato dall'Associazione Via Petroni, sulla questione, appare ben documentato e puntuale".

SENSIBILITA' SOLO PER I COMMERCIANTI. "Ci preme tuttavia sottolineare come - prosegue la nota del comitato - ancora una volta, il Sindaco e la Giunta dimostrino sensibilità solo per gli interessi economici degli operatori della movida notturna bolognese e come ai cittadini, vittime degli eccessi di questa movida, non resti altro da fare che subire in silenzio o rivolgersi ai tribunali, che finora, su queste tematiche, hanno sempre contraddetto le decisioni dell'Amministrazione ed accolto le richieste dei cittadini. Il diritto al riposo e la sicurezza dei cittadini, per questa Giunta, evidentemente conta meno che far risparmiare agli operatori i costi necessari a documentare in modo certificato l'impatto acustico generato dai loro impianti di diffusione sonora".

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