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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca San Donato

Compra casa, trova ossa umane e foto di cadaveri: indagano i carabinieri

I militari hanno rinvenuto anche  fotografie di cadaveri, riviste e materiale per il sezionamento

Deve essere rimasta scioccata la 35enne che, dopo aver acquistato un appartamento, nel sottotetto del condominio ha fatto un macabro ritrovamento: ossa umane all'interno di un sacco. 

Dopo al telefonata al 112, nello stabile situato nel quartiere San Donato sono intervenuti i carabinieri che hanno ascoltato il racconto della malcapitata che si era recata nel solaio insieme ad alcuni operai che avrebbero dovuto eseguire alcuni lavori edili.

Le ossa, tra cui anche parti di un cranio, si trovavano all’interno di un sacco di cotone all’interno di una cassa di legno. Nelle vicinanze, i militari hanno rinvenuto fotografie raffiguranti cadaveri oggetto di autopsia, nonché riviste degli anni ‘60 e altro materiale per il sezionamento.

Sul posto è arrivato anche il medico legale incaricato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, il quale dopo aver esaminato i reperti, ha confermato che si trattava di resti umani.

L'indagine storica

I carabinieri hanno avviato anche un’indagine storica sul palazzo. E' stato cos' accertato che l’edificio, molti anni fa, era di proprietà di un professore di medicina legale dell’Università di Bologna, deceduto nel 1987, proprietario anche del materiale di studio e ricerca rinvenuto con le ossa.

A seguito della sua morte, gli eredi, ignari delle abitudini del docente e di cosa fosse rimasto nel palazzo, avevano ristrutturato l’edificio, riqualificandolo e dividendolo in 4 unità immobiliari, successivamente vendute. Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato dai carabinieri e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Un altro misterioso ritrovamento a gennaio scorso nella valle dell'Idice, dove era stato rinvenuto uno scheletro da un addetto alla manutenzione del verde, lungo il letto del fiume, tra San Lazzaro e Ozzano.

Recentemente ha fatto scalpore anche il ritrovamento di feti e resti umani, conservati in una quarantina di bidoni, trovati all’esterno di un magazzino nella zona industriale di Granarolo. A fare la scoperta scioccante, un ragazzo che raccoglie ferro vecchio e che, dopo aver aperto un fusto ha chiamato la polizia. 

Anche in quel caso si era appurato che sarebbero stati utilizzati a scopo di ricerca di un reparto dell'ospedale Sant'Orsola di Bologna, poi spostati fuori dall'ospedale e depositati nel magazzino.

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