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Cronaca

Vertenza Saga Coffee, lo sfogo di Bonaccini: "Delocalizzano, ci dicano perché"

Anche la 5S Piccinini fa sentire il suo appoggio: "Ennesimo attacco all'occupazione nell'Appennino"

 L'azienda, il gruppo Evoca, "deve vergognarsi e deve scusarsi se ha un minimo di dignità per quello che sta facendo". Quindi "chiederemo che ritiri il provvedimento di licenziamento" e a quel punto "proviamo a mettere in campo tutti gli strumenti che la legge consente". Così il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, alla vigilia del vertice sulla chiusura di Saga Coffee in programma per il pomeriggio in Regione.

"Li vogliamo guardare negli occhi, ci devono dire guardandoci in faccia quali sono i motivi di un provvedimento che, ci viene detto, non ha motivi di difficoltà dal punto di vista della collocazione sul mercato di quel prodotto", sottolinea Bonaccini in collegamento con L'Aria che tira, su La7, in contemporanea con i lavoratori in presidio permanente davanti allo stabilimento. Ai quali Bonaccini invia un messaggio: "non tutto è in nostro potere ma sappiano che come in passato la Regione Emilia-Romagna è al loro fianco". Il presidente regionale assicura che le loro pettorine verdi con scritto "vergogna" rispecchiano lo "stesso sentimento di riprovazione che sentiamo noi. Coloro che si sono permessi" di annunciare la chiusura "senza nemmeno avvisarci o chiedere un incontro preventivo, hanno fatto una cosa che non può essere permessa in Emilia-Romagna".

L'annuncio della chiusura di venerdì scorso "arriva come un fulmine a ciel sereno, perché è un momento molto favorevole dal punto di vista occupazionale", sottolinea ancora il governatore Pd. "Abbiamo recuperato oltre 50mila posti di lavoro nei primi otto mesi dell'anno in Emilia-Romagna e soprattutto ci sono spesso problemi contrari, cioè l'offerta di posti di lavoro che per mancanza di professionalità vengono coperti". Contro i licenziamenti fa sentire intanto la propria voce anche il Movimento 5 stelle in Regione.

Chiusura Saga Coffee: la Regione convoca sindacati e impresa, Lepore al presidio

"L'annuncio della chiusura della Saga Coffee di Gaggio Montano apre un'ulteriore ferita nel tessuto sociale e produttivo di un intero territorio: un atto inaccettabile che dobbiamo impedire", afferma la consigliera Silvia Piccinini.

"Si tratta- aggiunge- dell'ennesimo attacco all'occupazione nell'Appennino bolognese, dopo la crisi della Saeco Philips di 5 anni fa. Ancora una delocalizzazione, che significa licenziamenti e chiusura, solo per massimizzare i profitti della proprietà, a discapito del lavoro, del territorio, delle prospettive di sviluppo e, innanzitutto, della dignità dei 220 lavoratori".

"Tutti devono fare la propria parte- conclude Piccinini- anche a livello nazionale. È necessario che il Governo, a cominciare dal ministero dello Sviluppo economico, intervenga subito su queste vicende prevedendo nuove normative che penalizzino senza se e senza ma delocalizzazioni fatte sulla pelle dei lavoratori e con costi sociali molto alti". (Bil/ Dire)

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