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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Nuova sala slot al Navile, scatta la protesta dei residenti

In via Donato Creti è in arrivo un nuovo centro scommesse, un gruppo di cittadini si mobilita contro l'apertura

È partita la protesta di alcuni residenti di via Donato Creti, al quartiere Navile, per la prossima apertura di una nuova sala scommesse e video al civico 30. Al di là dei pareri personali, le contestazioni mosse si agganciano alle norme vigenti che regolano questo tipo di attività. Già nel 2013 la Regione Emilia-Romagna si era dotata di una legge sul gioco d’azzardo patologico, fondendo le modalità applicative con una specifica delibera nel 2017. La delibera regionale 831/2017 sancisce il divieto di apertura e di esercizio delle sale gioco e delle sale scommesse entro una distanza di 500 metri da ‘luoghi sensibili’, questi ultimi indicati in: istituti scolastici di ogni ordine e grado, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori. La distanza di 500 metri, secondo il testo, viene calcolata “secondo il percorso pedonale più breve”. 

Il Comune di Bologna, nel 2018, si è adeguato alla legge regionale, mappando i luoghi sensibili e dotandosi di un nuovo regolamento, chiamato “Regolamento di prevenzione e contrasto delle patologie del gioco d'azzardo lecito”, in vigore dal 13 novembre 2018.

La mappa dei luoghi sensibili - Comune di Bologna

I luoghi sensibili più vicini

Il nuovo centro scommesse di via Donato Creti 30 - come lamentano alcuni residenti - risulta essere vicino a diversi luoghi sensibili. Calcolando la distanza sulla piattaforma Google Maps, si nota come la nuova sala slot sia ad una distanza pedonale di 400 metri dalla Chiesa di Sant’Antonio Maria Pucci di viale della Repubblica 28; a 450 metri dalla residenza I Platani di via Sebastiano Serlio 22; a 500 metri dall’asilo nido Bigari di via Vittorio Bigari 1. Inoltre, a 600 metri di distanza, c’è anche l’istituto comprensivo di via Athos Bellettini 7. Tutti questi luoghi, ad esclusione dell’asilo nido Bigari, sono peraltro inseriti nell’elenco dei luoghi sensibili stilato dal Comune di Bologna nel 2018.

La protesta dei residenti

A lanciare l’allarme è stato un gruppo di residenti di via Donato Creti, i quali negli ultimi giorni hanno diffuso un volantino per segnalare la faccenda al Comune di Bologna. Nel testo, i residenti mettono in luce alcuni dei rischi che, secondo loro, comporterebbe l’apertura della nuova sala slot: "il rischio che possa catturare l’attenzione di giovanissimi e meno giovani e che questo li possa portare ad una dipendenza da gioco d’azzardo patologica; il rischio che il grande movimento di denaro dietro le sale slot richiami prestasoldi e criminalità organizzata; il rischio che si creino gruppi di aggregazione anche a tarda notte che portino ad un conseguente aumento di schiamazzi notturni e disturbo della quiete pubblica o peggio, violenza e aggressioni; il rischio di un aumento di abuso di alcol e sostanze stupefacenti; il rischio che aumenti il traffico veicolare e l’inquinamento acustico".

"La sicurezza è un tema serio – ha rimarcato Giuseppe Gatti, portavoce del gruppo di residenti –. Lepore e la sua giunta da un lato sembrano avere cura della salute e della sicurezza dei propri cittadini, come dimostrato dall’iniziativa Città 30; dall’altro, però, autorizza l’apertura di una nuova sala scommesse in una zona da riqualificare".

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