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Cronaca

"Imprese devono pagare meglio, ma il Rdc va cambiato radicalmente"

Così bonaccini sul dibattito attorno ai salari e alla mancanza di manodopera qualificata nelle imprese

"Dobbiamo fare in modo di attrarre lavoratrici e lavoratori a tutti i livelli, oltre che provare a trattenere i nostri. E per trattenere i nostri bisogna pagarli un po' meglio". Lo afferma il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ospite l'altra sera in un talk show. Il tema è quello della mancanza di manodopera qualificata, che le aziende lamentano, e che ha scatenato il conseguente dibattito sulle eque retribuzioni.

"Prima ancora della guerra era scoppiata la pandemia energetica, noi però l'anno scorso -sottolinea il governatore- siamo cresciuti sembrava fino a ieri del 6,9% ma i nuovi dati dicono addirittura del 7,5%: una crescita imponente. Gli imprenditori che incontravo mediamente mi dicevano: non è che non vogliamo assumere, vorremmo assumere di più ma non troviamo alcune figure competenti".

"Talenti? Vanno trattenuti, magari pagandoli meglio"

Un problema a due livelli, aggiunge Bonaccini. Uno è quello dell'alta formazione: e qui servono "università di grande livello, che attirino talenti o li trattengano. E per trattenerli bisogna pagarli un po' meglio i più giovani", segnala il presidente. Poi ci sono i "lavori più umili" e qui "a forza di dire 'prima gli italiani' -punge Bonaccini- con il Covid è bastato che andassero a casa molti stanieri" e si è creata una carenza di figure disposte "a lavare i piatti nelle cucine, a pulire le camere d'albergo, a raccogliere la frutta e la verdura". Bisogna dunque attrarre e trattenere i lavoratori e per farlo bisogna anche pagarli meglio, ammonisce il governatore. "Mi potrebbero dire gli imprenditori: guarda che noi che paghiamo le tasse, le paghiamo di più che nel resto d'Europa'. Allora- continua Bonaccini- cosa può fare il Governo? Tagliare il cuneo fiscale, parecchio, bisogna far costare di meno il lavoro e forse defiscalizzare le assunziono di quei ragazzi e quelle ragazze che per prime da scuola o dall'università trovano da lavorare".

"Non abolire, ma cambiare il reddito radicalmente"

E se molti mettono nel mirino il reddito di cittadinanza, "io sono contrario ad abolirlo- afferma Bonaccini- perchè solo chi è nella disperazione può raccontare a noi cosa vuol dire non arrivare a fine mese e aver bisogno dello Stato, tra l'altro in quasi tutti i Paesi occidentali c'è una forma di sussidio. Però ho anche detto: non voglio abolirlo ma va radicalmente cambiato, perchè se il primo obiettivo che aveva era dare lavoro a chi non l'aveva mai avuto o ridarlo a chi non l'aveva, quell'obiettivo non l'ha minimamente raggiunto". Infine, il governatore conferma che a ottobre, "primi in Italia", l'Emilia-Romagna varerà una legge per attrarre lavoratrici e lavoratori "dal resto d'Italia, d'Europa e del mondo". L'obiettivo è "mettere risorse e incentivare le imprese che assumono in via prioritaria le ragazze e i ragazzi, cioè daremo incentivi, poi metteremo un pacchetto di welfare" con voucher "da spendere per il posto nido, per il socio-sanitario, la casa".

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