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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Vernice a Palazzo Madama, Bonaccini: "Stupidità e maleducazione"

Il presidente dopo l'imbrattamento della facciata. Gli attivisti il 3 dicembre avevano messo in scena una protesta alla Pinacoteca di Bologna

"Certo che stupidità e maleducazione non conoscono fine e principio d’anno. Proseguono. Una legittima protesta si trasforma in oltraggio a monumenti e istituzioni. Dannosi in tutti i sensi". Lo scrive sui social il presidente della Regione e candidato alla segreteria PD, Stefano Bonaccini, dopo l'imbrattamento di Palazzo Madama, sede del Senato, da parte degli attivisti di Ultima Generazione. 

I commenti al twitt del presidente non sono stati tutti "concilianti" ovvero in tanti affermano di comprendere i motivi della protesta accusando la politica di immobilismo. 

Tre sono stati arrestati e due denunciati con l'accusa di danneggiamento aggravato per aver lanciato vernice arancione sulla facciata: "Seguiamo una disciplina rigorosamente nonviolenta. Durante l'imbrattamento il Senato era vuoto, non volevamo colpire il Presidente come accusa Ignazio La Russa.  Ennesima risposta grottesca della politica. Ma noi continueremo".  "Nessuna giustificazione per un atto che offende tutte le istituzioni e che solo grazie al sangue freddo dei carabinieri non è trasceso in violenza - ha commentato il presidente del Senato che sarebbe stato attaccato perchè - a differenza di Palazzo Chigi, della Camera dei deputati e di altre istituzioni, non ha mai ritenuto fino ad ora di dover creare un area di sicurezza attorno all'edificio. Ho convocato immediatamente per domani alle ore 15 il Consiglio di  presidenza del Senato per ogni opportuna decisione". 

"Gli attacchi alle sedi istituzionali, così come alle opere d’arte, hanno ben poco di dimostrativo e molto di vandalico. Sono gesti che rivelano tanto sulle basi ideologiche di chi li mette in atto. La cura e l’amore per l’ambiente passa anche per il rispetto delle Istituzioni" ha scritto sui social la ministra dell'università e della ricerca, Anna MAria Bernini. 

Con il blitz di ieri gli ambientalisti sottolineano ancora "il collasso eco-climatico, ormai già iniziato, e il disinteresse del mondo politico di fronte a quello che si prospetta come il più grande genocidio della storia dell'umanità", fanno sapere da Ultima Generazione "siamo in un'autostrada verso l'inferno climatico con il piede sull'acceleratore e la risposta del governo italiano sono nuove trivellazioni e l'incremento delle centrali a carbone". 

Ultima Generazione il 3 dicembre aveva messo in scena un blitz di protesta alla Pinacoteca Nazionale di Bologna, in via Belle Arti: “Ci chiamiamo Ultima Generazione perché siamo gli ultimi a poter intervenire per garantire un futuro alle prossime generazioni, cambiando le nostre abitudini e società. Che i nostri sforzi non siano inutili come le grida di queste madri davanti alla strage dei loro figli, agiamo ora! Chiediamo al Governo di smettere di investire nel fossile, firmando così la condanna a morte per tutte e tutti”, scrissero nella nota. 

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