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Cronaca

Sgombero stabile occupato di via Agucchi, attivisti ancora sul tetto | VIDEO

Attivisti chiamano a raccolta sodali per sit-in e biciclettata di protesta

Sgombero in corso da stamattina presto presso lo stabile occupato di via Agucchi dove alcuni attivisti stanno tentando di resistere asserragliati sul tetto sotto la pioggia battente. Forze dell'ordine e vigili del fuoco sul posto. 

Dalla postazione di 'resistenza' arriva l'invito a raggiungere la zona per un sit in solidale con ritrovo in via Zanardi. Alcune decine di persone sarebbero arrivate sul luogo per prendere parte al presidio in sostegno degli occupanti, presidio che nel frattempo si è trasformato in un vero e proprio campo base con cibo, bevande e musica. Gli attivisti hanno poi dato il via ad una breve 'biciclettata' di protesta, per poi far ritorno in via Zanardi, dove il presidio durerà fino a sera.

Lega: il sindaco prenda posizione e chieda il Daspo urbano

"Bene, avanti così con il ripristino della legalità, ora si proceda con tutti gli altri immobili occupati". Sono le parole a caldo di Matteo Di Benedetto, capogruppo della Lega al Comune di Bologna, l sgombero din corso. "Bisogna inoltre lavorare per prevenire le prossime che arriveranno: la richiesta chiara che facciamo è che il sindaco prenda posizione e chieda il Daspo urbano su coloro che guidano queste azioni criminose", aggiunge Di Benedetto sottolineando che si tratta "sempre le stesse persone, con nomi e cognomi, che evidentemente non tengono a Bologna ma pensano di poterla usare come cosa propria e non in un'ottica di bene comune".  

L'occupazione lo scorso aprile

A prendere abusivamente lo stabile, lo scorso 14 aprile, un gruppo di attivisti, in contestazione con la realizzazione del Passante di Mezzo. L'edificio è una ex concessionaria, si trova al civico 126 di via Agucchi ed è  uno degli immobili espropriati per permettere la realizzazione dell’opera.  

"Lo facciamo perché vogliamo impedire l'allargamento dell'autostrada - avevano annunciato gli attivisti attraverso alcuni volantini affissi il giorno del blitz - per il quale sono stati già rasi al suolo interi terreni. Prima del disastro ecologico, dei cantieri e del profitto di Autostrade c'è qualcos'altro: la nostra voglia di stare insieme, di conoscere persone nuove (e di tutte le età), di vivere come vogliamo e non come ci costringono a fare. Sappiamo che questo non è per tutti possibile: il lavoro, gli impegni e la vita in generale si mettono spesso di traverso. Quando hai un attimo libero, però, passa anche solo a trovarci, a bere un caffè o a fare due chiacchiere".

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