Anniversario Strage Salvemini, il ricordo di chi c'era: "Pensavo di morire" | VIDEO
Ricorre il trentaduesimo anniversario della strage all'Istituto Salvemini. Le immagini delle celebrazioni e le parole di chi era presente
Trentadue anni fa, il 6 dicembre del 1990, si consumava quella che oggi è conosciuta come la Strage dell’Istituto Salvemini. Un aereo militare fuori controllo – un Aermacchi MB-326 dell’Aeronautica Militare – precipito sulla succursale dell’Istituto Salvemini di Casalecchio di Reno in via del Fanciullo, causando la morte di dodici persone e il ferimento di altre ottantotto. Il velivolo aveva subito un’avaria ed era stato abbandonato dal pilota, che si era paracadutato, lasciando così l’aereo libero di schiantarsi a terra.
La voce di chi c’era: “Pensavo di morire”
“Il ricordo è per certi versi indelebile – dice Stefania Buldrini, sopravvissuta alla strage e oggi insegnante proprio all’Istituto Boldrini – e per altri fumoso. Terrore, panico, incapacità di gestire la situazione, sensazione di morire: sicuramente ho pensato di morire lì. La memoria si è fermata lì, ma nel corso degli anni è stato utile parlare con altri compagni per creare una memoria collettiva di quanto accaduto: ciò che ci ha aiutati in questi anni è stato proprio questo. Riuscire a parlare, ricostruire la vicenda pezzetto per pezzetto e tirare fuori le emozioni. È stato un percorso molto lungo”.
I momenti successivi allo schianto del velivolo contro l'Istituto Salvemini
Il programma delle celebrazioni
Come ogni anno, l’Istituto Salvemini celebra le morti di quel ragazzo e di quelle undici ragazze della 2^ A con una serie di iniziative per mantenere viva la memoria di quel triste giorno.
Nella mattinata di martedì 6 dicembre, i ragazzi e le ragazze del Salvemini hanno prima ascoltato le testimonianze di chi, quel giorno, era presente e si è salvato. In collaborazione con la Croce Rossa, alcuni studenti hanno poi preso parte ad un corso per apprendere le pratiche del primo soccorso. Alle ore 9.45 è poi partito un corteo che dalla scuola è arrivato fino alla Casa della Solidarietà ‘Alexander Dubcek’ di via del Fanciullo, sede della succursale dell’Istituto Salvemini contro cui l’aereo si schiantò.