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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Processo strage del 2 agosto, per Paolo Bellini chiesto l'ergastolo con isolamento per 3 anni

Chiesto il massimo consentito dalla legge, il pg: "85 omicidi pesano tantissimo"

"Se una persona è responsabile di strage, per l'articolo 285 del Codice penale si deve applicare solo una pena, l'ergastolo. Ma qui ci sono anche 85 omicidi pluriaggravati, e siccome una persona non può essere condannata a due ergastoli, la legge dice che la soluzione è aggiungere qualcosa alla pena, ovvero associare l'ergastolo all'isolamento diurno". Lo ha detto il sostituto procuratore generale di Bologna, Umberto Palma, durante il processo in Corte d'Assise per concorso nella strage del 2 agosto 1980, a carico di Paolo Bellini. 

Negli anni 70 è stato militante della destra eversiva. Ex di Avanguardia Nazionale, ha ammesso di essere anche interno alla 'ndrangheta. Nell'ambito del processo sulla strage alla stazione di Bologna, la ex moglie lo avrebbe riconosciuto in filmato amatoriale girato sul primo binario. 

Oltre all'ergastolo, Palma chiede "l'isolamento diurno per tre anni perché 85 omicidi pesano tantissimo", quindi il massimo consentito dalle legge. E ancora: i pg chiedono, come pene accessorie, "l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, l'interdizione legale e la decadenza della potestà genitoriale". Infine, conclude Palma, "chiediamo che la Corte voglia pubblicare la sentenza di condanna".

Per Palma inoltre "si tratta di un crimine contro la personalità dello Stato" dice rivolgendosi ai giudici della Corte d'Assise bolognese. La strage del 2 agosto 1980 "non colpisce soltanto le vittime malcapitate, ma offende il valore principale della nostra Repubblica, che è la democrazia, perchè se io col sabgue tento di condizionare la vita democratica, i flussi di voto, il consenso tento di far scattare una reazione che possa influenzare la vita politica del Paese e offendo la Costituzione, il Paese, l'Italia" quindi "le parti offese non solo solo le vittime, ma anche la comunità, Bologna, la democrazia e la personalità dello Stato, e l'articolo 285 tratteggia la strage come delitto contro la personalità dello Stato".
Ora i pg stanno analizzando le posizioni degli altri due imputati, Piergiorgio Segatel e Domenico Catracchia.

La Procura generale ha anche formulato la richiesta di condanna per il secondo dei tre imputati nel processo: una pena di sei anni per l'ex capitano dei Carabinieri, Piergiorgio Segatel, accusato di depistaggio. "Noi riteniamo - ha spiegato Palma - che ci siano i presupposti per affermare la sua responsabilità e non concedere le attenuanti generiche, perché nel comportamento processuale di Segatel non c'è nulla che possa essere considerato positivamente". Inoltre, ha aggiunto il magistrato, "la gravità del suo reato va rapportata al reato che si vuole ostacolare, e qui si parla della strage di Bologna, quindi secondo noi non vanno concesse le attenuanti generiche e la pena deve essere di sei anni", perché il depistaggio ha riguardato un'indagine per strage (reato che rientra tra quelli che comportano un 'range' di pena più alto in caso di depistaggio).(dire) 

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(Foto Ansa)

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