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Cronaca

Studenti assembrati, Ergo li 'sfratta' dagli alloggi, Link: "Assurdo, così si scarica il problema"

Completamente opposte le viersioni di alcuni casi venuti ala luce. I ragazzi spostati di alloggio, ma per loro potrebbe scattare la sospensione per tre mesi del diritto alla residenza

I complimenti per la laurea diventano una vera e propria festa con 35 persone. E un po' di ghiaccio in prestito per alleviare il dolore si trasforma in una 'balotta' (come si dice a Bologna per indicare un ritrovo allegro di giovani) con almeno 10 ragazzi.

E' cosi' che ora pende lo sfratto sulla testa di alcuni universitari a Bologna, che hanno alloggio negli studentati gestiti da Ergo. Per aver causato assembramenti nelle loro stanze, si spiega dall'azienda regionale per il diritto allo studio, sono stati prima di tutto trasferiti in altri studentati, per evitare che si ripetano occasioni simili.

Inoltre, conferma Ergo, non appena sarà possibile spostarsi di nuovo tra le Regioni e tra i Comuni, sarà revocato loro l'alloggio per tre mesi, contando sulla didattica a distanza garantita dall'Ateneo.

La vicenda viene portata alla luce dall'associazione studentesca Link, che protesta contro la punizione inflitta ai giovani e chiede a Ergo il ritiro del provvedimento. Il primo caso, riporta l'associazione, riguarda una "studentessa colpita da un attacco d'asma nella sua stanza in studentato e soccorsa dai suoi compagni", che ora "rischia di vedersi revocato l'alloggio per aver causato assembramento".

Un altro studente, continua Link, "corre lo stesso rischio per aver fatto entrare persone dello stesso studentato nella sua stanza, semplicemente perche' aveva bisogno di un po' di ghiaccio per essersi fatto male". E infine, "altri quattro studenti sono incorsi nella stessa sanzione da parte di Ergo, sempre perché qualche studente è passato nella loro stanza per complimentarsi con uno di loro che si era laureato".

Lorenzo Baldino, coordinatore di Link Bologna, spiega che "questi sono solo alcuni dei casi che siamo riusciti a intercettare, ma molti altri ci continuano a pervenire. Possiamo quindi supporre che sia un fenomeno molto diffuso in questo periodo. Dov'è la tutela degli studenti se li si sfratta nel bel mezzo di un'emergenza sanitaria, con il territorio regionale appena entrato in zona arancione, sotto la minaccia di dover perdere anche la borsa di studio? L'obiettivo di Ergo è tutelare la salute pubblica o scaricare il problema su altri?".

L'associazione chiede dunque all'azienda regionale di "revocare tutte le sanzioni di sfratto attualmente in atto, nonché rivedere i protocolli covid-19. La salute degli studenti non si tutela a suon di sfratti".

Da Ergo, però, si fa sapere che a tutti gli studenti che hanno alloggio nelle strutture universitarie è stato distribuito un regolamento straordinario anti-covid, "da rispettare in maniera ferrea", e che "non c'è stata alcuna multa in denaro".

Quanto ai racconti di Link, l'azienda regionale precisa che in un caso "erano 10 persone nello stesso alloggio" per consegnare il ghiaccio al ragazzo che si era fatto male, mentre nel secondo episodio si trattava in realtà di una "vera e propria festa di laurea con 35 persone". Da qui la decisione di punire gli studenti per non aver rispettato il regolamento anti-covid e aver causato assembramenti nei loro alloggi. (San/ Dire)

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