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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Torturato e picchiato per 16 ore per un debito, quattro arresti | VIDEO

La vittima è un 31enne albanese, aggredito da tre connazionali e un italiano

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Rapito da casa nel cuore della notte. Picchiato a sangue per ore e poi liberato in gravi condizioni. È quello che è successo ad un 31enne albanese che abita a Bologna in zona Borgo Panigale. Il 18 agosto scorso, intorno all’una, un amico ha suonato alla sua porta. Quando l’uomo ha aperto, però, si è trovato davanti quattro persone che, sotto la minaccia di una pistola, lo hanno obbligato a seguirle. 

La banda 

Gli aggressori – un 28enne italiano che abita in provincia di Ancona, due 26enni e un 38enne albanesi che vivono nel Bolognese – avrebbero così tentato di sapere  dalla vittima dove si trovasse un altro uomo di origine albanese. L’obiettivo era farsi restituire dei soldi  che quest’uomo doveva loro. A quanto ammontava il debito e per che cos’era? Sono alcuni degli elementi sui quali i carabinieri del nucleo investigativo di Bologna e i colleghi di Vignola stanno ancora indagando.

Ma gli interrogativi in questa storia, che ricorda da vicino l'omicidio di via Larga, non si fermano qui. E i quattro aggressori, tutti arrestati due giorni fa per i reati di sequestro di persona, tortura, lesioni detenzione illegale di arma da fuoco e rapina, per il momento non hanno dato agli investigatori elementi decisivi per risolvere il caso.

Sedici ore di torture

Facciamo un passo indietro. Secondo la ricostruzione degli investigatori, la notte del blitz, i quattro hanno costretto il 31enne a salire sulla loro auto e hanno portato via anche la sua macchina. Prima hanno raggiunto un garage di Vignola, dove hanno iniziato a malmenarlo. Poi, vedendo che l’uomo non parlava, lo hanno portato in un casolare abbandonato a Savigno, in Valsamoggia. E qui si sono accaniti su di lui. Dopo averlo legato mani e piedi ad una seggiola con un cavo elettrico, che gli hanno anche stretto anche intorno al collo, lo hanno preso a pugni, calci e bastonate. Lo hanno colpito al copro e al viso, rompendogli l’orbita occipitale sinistra e le mandibole. I pestaggi sono andati avanti per oltre 16 ore. La banda, poi, ha abbandonato l’uomo per strada, dove un amico lo ha raggiunto e lo ha portato in ospedale. E proprio i medici del pronto soccorso, vedendo le ferite del 31enne, hanno intuito quello che era successo e hanno avvertito i carabinieri.

Le indagini vanno avanti

Le indagini sono proseguire diversi mesi e hanno portato fino ai quattro uomini, finiti 48 ore fa nel carcere della Dozza. Gli investigatori stanno ancora cercando, invece, l’uomo che era il vero obiettivo della spedizione punitiva. E stanno tentando di capire se il debito – “dai 10mila euro in su” – sia legato al mondo della droga o, più in generale, della criminalità. Gli arrestati, infatti, hanno precedenti per droga e rapine. Due di loro facevano anche parte di un gruppo che nel 2020 aveva svaligiato una gioielleria al centro Meridiana di Casalecchio.

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