Turisti in città con il Green Pass: "E' semplice e veloce, ma nessun controllo su navi e aerei"|VIDEO
In città regole rispettate: la certificazione viene richiesta se si rimane nei locali al chiuso. "In nave nessun controllo, il Covid non c'è"
Nelle giornate torride di metà agosto, pochi i bolognesi rimasti in città, in compenso, dopo i difficili mesi dell'emergenza sanitaria, i turisti sono tornati a Bologna e sono numerosi. L'ingresso alla torre degli Asinelli fa registrare il tutto esaurito, quindi nonostante il caldo intenso, non si rinuncia all'affascinante salita e alla vista sulla città.
Come cambiano i viaggi con l'obbligo di Green Pass?
Di diverso, rispetto agli altri anni, c'è che dal 6 agosto, è obbligatorio esibire la certificazione verde al ristorante, se si mangia al chiuso, per gli spettacoli aperti al pubblico, nei musei, nelle piscine, fiere, sagre e terme.
"Non è difficile, è semplice e veloce" dice a Bologna Today una ragazza tedesca. Un po' di disappunto per chi ha viaggiato in aereo o in nave: "Nessun controllo, in quel caso il covid non c'è - ci dice una famiglia di Oristano arrivata in nave e in attesa di salire sulla torre degli Asinelli - abbiamo viaggiato di notte e quando siamo andati a recuperare le auto, il caos totale per le scale - mentre sia a Bologna che a Firenze - ci hanno chiesto il Green Pass nei musei e nei luoghi al chiuso - e comunque - Questa città ci soddisfa sempre".
Chi invece non ha la certificazione ha deciso di stare fuori. Regole rispettate anche per un ragazzo di Alicante: "Ci hanno chiesto il Green pass nei ristoranti e anche nei negozi".
"Non siamo ancora vaccinati e abbiamo speso 60 euro per fare i tamponi - ci dice una giovane mamma - c'è da dire però che se il Green pass è obbligatorio per la ristorazione, perchè ad esempio in treno non c'è nessun controllo e nessun distanziamento?".