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Cronaca

Tiktoker morto suicida, ora gli haters chiedono perdono

La ragazza che aveva accusato di pedofilia il tiktoker bolognese scrive: “Mi sono spinta troppo oltre”

È ancora dal web che arrivano gli ultimi sviluppi sulla storia di Vincent Plicchi, il tiktoker bolognese morto suicida 23 anni lo scorso lunedì. C’è un profilo social, in particolare, che nelle scorse ore è apparso online per chiedere “scusa per quello che ho fatto”. È una richiesta di perdono, ma di fatto è una confessione su quanto accaduto. A scrivere è una ragazza che ora chiede perdono: “Non avevo intenzione di fargli del male, mi sono spinta troppo oltre. Non se lo meritava, so che è troppo tardi per scusarsi. Ma spero che un giorno mi potrete perdonare per le mie stupide azioni.  Non  merita l’odio che ho generato. Per favore, smettetela di mandare minacce di morte a chiunque abbia detto cose su “Inquisitor”. La cosa migliore da fare è non seminare odio. Una persona è morta. Per favore community di CoD, siate migliori di così. Io stessa sarò migliore. Riposa in pace Vincent”.

La ragazza tira dentro, quindi, altri profili social complici che avrebbero concorso ad alimentare la campagna d'odio contro Inquisitor . Uno di questi scrive a sua volta: “Non c’è nessuna scusa che potrà mai giustificare la perdita di Inquisitor. Voglio iniziare dicendo che sono profondamente dispiaciuto per quello che gli è successo, e spero che la sua famiglia si riprenderà presto da questa perdita. Sono stato manipolato da alcune delle ragazze che in principio hanno iniziato a diffondere questi rumors. È stato un mio errore credere totalmente a loro, senza conoscere niente di Inquisitor, credevo ingenuamente che le prove fossero vere dato che parlava con dei minorenni, anche se non diceva nulla di sessuale neanche lontanamente, come invece le ragazze descrivevano facesse. Non sto dicendo che non ho preso parte a questa cosa, ma i miei video non avevano lo scopo di indirizzare l’odio delle persone. Non riuscivo a credere che se ne fosse andato. Non volevo credere che lo avesse fatto perché era appena tornato sui social, e invece ha fatto una live per suicidarsi”.

Come scrive il quotidiano Repubblica, ora c’è il rischio che i predatori diventino a loro volta prede. Sul web circolano le loro foto e perfino le coordinate delle città in cui vivono, in un loop di cinico sadismo che rischia di causare altre vittime.

Dentro il caso del TikToker suicida: "In rete si fa del male senza assistere alle conseguenze del male"

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