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Violenza sulle donne: "Ammonimenti e rete sociale a difesa, strumenti preziosi" | VIDEO

L'impegno della Polizia a contrasto del fenomeno, crescente. Al via iniziativa al Modernissimo: obiettivo porre l'attenzione sulla rete a disposizione delle vittime, non solo donne

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"Per quanti sforzi vengano fatti dalle forze dell'ordine, le istituzioni e le diverse realtà, ci rendiamo conto che tutto ciò non basta, ogni giorno ci ritroviamo a contare i femminicidi e le violenze". A dirlo questa mattina ai cronisti il questore di Bologna, Antonio Sbordone, che ha presentato un' importante iniziativa in programma il 15 febbraio dalle 9 alle 13 al Cinema Modernissimo: "Rete sociale e strumenti normativi a difesa delle donne", con particolare focus sull'ammonimento: "I dati dimostrano l'efficacia, il numero delle recidive è bassissimo", spiega Sbordone. 

Un convegno che vedrà la partecipazione di diversi esperti e realtà, da Giuseppe Linares, Direttore del servizio centrale anticrimine, a Silvia Gentilini, Dirigente dell'anticrimine bolognese, dalla direttrice regionale dei centri antiviolenza, Cristina Magnani, ad Alessio Bertini, direttore del Pronto soccorso del Maggiore, ospedale che garantisce un percorso per le vittime di violenza, e ancora Gina Simoni, responsabile dei servizi famiglie e minori del Comune, e Loretta Michelini dell'associazione Mondo Donna. E' prevista anche una tavola rotonda con la testimonianza di una vittima, vessata dal suo ex compagno. 

Obiettivo è porre l'attenzione sulla rete a disposizione delle vittime di violenza, non solo donne: "L'ammonimento è un cartellino giallo - usa un termine calcistico Silvia Gentilini, dirigente dell'anticrimine - un provvedimento amministrativo, che può partire anche d'ufficio, che ha tempi brevi, rispetto a una denuncia. Spesso - racconta Gentilini - quando notifichiamo gli ammonimenti, ci troviamo di fronte persone che neanche si rendono conto, di solito i maltrattanti non sono criminali incalliti". 

Gli episodi di maltrattamenti purtroppo crescono, ma anche gli ammonimenti. Si tratta di  provvedimenti amministrativi che non comportano spese legali nè il coinvolgere l'autorità giudiziaria e danno immediato riscontro alla persona interessata.  E' sufficiente andare in questura, segnalare il fatto, da qui si attiva la macchina attraverso una convocazione dell'interessato (ovvero il destinatario dell'ammonimento) da parte della polizia che verificherà appunto le dinamiche.  Si ha così un primo 'avviso', (ammonimento appunto) che in caso di reiterazione dei fatti, potrebbe portare a conseguenze più gravi.

L'ammonimento del Questore

Nasce con lo scopo di garantire alla vittima di atti persecutori, violenza domestica, cyberbullismo, una tutela rapida e anticipata rispetto alla definizione del procedimento penale.
In pratica, l’ammonimento consiste nell’avvertimento, rivolto dal Questore alla persona, di astenersi dal commettere ulteriori atti di molestia o violenza. Contestualmente, l’ammonimento consente al Questore di adottare misure di ritiro di armi.

per stalking

  • Può essere richiesto con istanza della vittima di atti persecutori nel caso in cui non sia stata già sporta querela per gli stessi reati.
    Ricordati che non è un procedimento penale.
  • Contatta un ufficio di polizia ed esponi i fatti.
    Devi esporre in modo dettagliato tutti gli episodi di cui sei stata vittima: lesioni, percosse, telefonate, appostamenti, messaggi ecc., espressioni di un chiaro intento persecutorio.
    Non hai bisogno di un avvocato.
  • Le informazioni da te fornite vengono valutate in breve tempo ed la persona nei cui confronti hai chiesto l'ammonimento, verrà invitata a tenere una condotta conforme alla legge.
  • A seguito dell'ammonimento, qualora gli atteggiamenti persecutori non dovessero cessare, si procede d'ufficio.
  • Quali sono dunque i vantaggi dell'ammonimento?
    - Procedibilità d'ufficio in caso di reiterazione della condotta di atti persecutori
    - Tempestività nell'ammonire l'autore.

Gli atti persecutori solitamente si sostanziano in pedinamenti, molestie telefoniche, appostamenti sotto casa e sul luogo di lavoro, minacce, danneggiamenti all’auto e/o altre proprietà della vittima. Sono frequenti soprattutto al termine di una relazione sentimentale e, talvolta, anche dopo la separazione.
L’ammonimento per atti persecutori consente di intervenire in maniera rapida e con gradualità ed è alternativo alla querela.
L’istanza di ammonimento può essere presentata in un qualsiasi ufficio di polizia.
La vittima deve esporre i fatti alle autorità e avanzare richiesta al Questore nei confronti dell’autore delle condotte persecutorie. Il Questore assumerà le necessarie informazioni - eventualmente anche convocando il presunto stalker e le persone informate dei fatti - per poi decidere il rigetto o l’accoglimento dell’istanza. Sarà quindi emesso l’ammonimento e l’autore verrà diffidato a non proseguire nelle condotte.

Ammonimento del Questore per violenza domestica

  • Può essere richiesto con istanza della vittima o di iniziativa del Questore.
    Ricordati che non è un procedimento penale.
  • Contatta un ufficio di polizia ed esponi i fatti.
    Se contatti un ufficio di polizia, devi esporre in modo dettagliato tutti gli episodi di cui sei stata vittima: lesioni, percosse, ecc.
    Non hai bisogno di un avvocato.
  • Le informazioni da te fornite vengono valutate in breve tempo e la persona nei cui confronti hai chiesto l'ammonimento, verrà invitata a tenere una condotta conforme alla legge.
  • Quali sono dunque i vantaggi dell'ammonimento?
    - Anonimato
    - Tempestività nell'ammonire l'autore

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