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Economia

Appennino senza neve: impianti chiusi e disdette

Prenotazioni già cancellate o a rischio. E' ancora crisi dopo la pandemia. La Regione chiede aiuto al Governo

Impianti chiusi per mancanza di neve, a causa delle temperature superiori alla media del periodo in Emilia-Romagna, con turisti e sciatori senza piste e albergatori, gestori di impianti e maestri di sci che si sono visti cancellare tante prenotazioni. Oggi, 4 gennaio, nel comprensorio del Corno alle Scale, Lizzano in Belvedere, la temperatura supera i 5 gradi con impianti e piste chiusi. 

Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale a Turismo e Commercio, Andrea Corsini, hanno deciso di intervenire dopo aver sentito gli assessori Leonardo Marras (Toscana) e Daniele Damario (Abruzzo) per chiedere un incontro urgente alla ministra del Turismo, Daniela Santanchè.

"Serve un piano straordinario"

“Le Regioni non possono essere lasciate da sole - affermano Bonaccini e Corsini -. Occorre un piano straordinario per far fronte a una situazione altrettanto straordinaria. I nostri operatori dell’Appennino bianco dopo le stagioni cancellate dal Covid, oggi sono alle prese con un altro momento nero che sta cancellando gran parte degli incassi dell’inverno con effetti che rischiano di essere irreversibili”.

Per risollevare un comparto in ginocchio  “dobbiamo puntare su tre leve: investimenti, mutui e liquidità. Bisogna che il Governo intervenga in primo luogo con risorse fresche per compensare, almeno in parte, i danni prodotti da questa anomalia climatica e poi con provvedimenti per posticipare i mutui e dare così sollievo immediato agli operatori e infine con aiuti per la sostituzione dei vecchi impianti di innevamento con quelli di ultima generazione che permettono di mantenere la neve artificiale anche a temperature più elevate”.

“Un intervento a valere su tutta la montagna appenninica- chiudono Bonaccini e Corsini- che, purtroppo, possiamo immaginare sarà sempre più esposta agli effetti del cambiamento climatico. Dobbiamo puntare anche sulla tecnologia per cercare di mettere gli operatori nelle condizioni di resistere e di non essere costretti ad abbandonare le nostre montagne di cui sono un presidio importante”

Legambiente: nel 2022 " fenomeni meteo estremi"

Nei primi dieci mesi del 2022, seppur con dati parziali, sono stati registrati nella Penisola 254 fenomeni meteorologici estremi, +27% di quelli dello scorso intero anno. Preoccupa anche il bilancio degli ultimi 13 anni: dal 1 Gennaio 2010 al 31 ottobre 2022 si sono verificati in Italia 1.503 eventi estremi con 780 comuni colpiti e 279 vittime. Tra le regioni più colpite: Sicilia (175 eventi estremi), Lombardia (166), Lazio (136), Puglia (112), Emilia-Romagna (111: 26 dei quali a Bologna), Toscana (107) e Veneto (101).   

È quanto emerge in sintesi dalla fotografia scattata dal nuovo report “Il clima è già cambiato” dell’Osservatorio CittàClima 2022 realizzato da Legambiente

Corno alle scale 4 gennaio: temperatura oltre i 5 gradi

Così si presenta il comprensorio del Corno alle Scale, nel territorio di Lizzano in un video del sito cornoallescale.org/

Corno: impianti e piste chiusi

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