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Martedì, 30 Aprile 2024
Economia Bolognina / Piazza dell'Unità

Cambiamento climatico, a rischio la "fruit valley": agricoltori in piazza

Ara: "L'imprenditoria agricola in questo anno ha sofferto tantissimo a causa degli effetti del cambiamento climatico, come siccità e alluvioni. Il settore rischia di collassare, necessario un impegno forte da parte del Governo e dell'UE"

"Senza gli agricoltori non c'è cibo, nè identità nè futuro". "Prezzi bassi non è la soluzione, proteggiamo la nostra produzione". Poi la richiesta di aiuto a fondo. Queste le istanze e gli slogan lanciati stamane - 23 ottobre - da piazza dell'Unità, a Bologna, dove è andata di scena la Manifestazione "Sosteniamo la fruit valley" promossa da Confagricoltura Emilia-Romagna per chiedere alle istituzioni misure urgenti in favore dei frutticoltori, che vivono un difficile momento storico dato - anche -  dagli effetti del cambiamento climatico, come siccità , violente grandinate e alluvioni.

Grido d'aiuto dalla categoria

A rispondere all'appello, stamane, circa duemila agricoltori s , guidati da Confagricoltura Emilia-Romagna, per lanciare il loro grido d'aiuto. Il corteo, partito da piazza dell'Unità e terminato in piazza Lucio Dalla, con tanto di trattori è transitato anche davanti alla stazione dell'alta velocità, per sensibilizzare il più possibile sullo stato di crisi del settore. Non solo calamità naturali, ma anche insetti e patologie sono alla base dei problemi che stanno vivendo i frutticoltori, che a gran voce chiedono risorse per indennizzare i danni e rilanciare le produzioni. "Molti sono costretti a estirpare le proprie piante- dicono in corteo- siamo stanchi di difenderci a mani nude, vogliamo armi contro i parassiti e le fitopatie. Gli agrofarmaci non sono veleni. Servono investimenti per il miglioramento genetico e per le biotecnologie. Vogliamo risposte e risorse per ristorare gli ingenti danni subiti. Altrimenti altri frutteti saranno estirpati e sarà una piaga sociale per i nostri territori", avvertono gli agricoltori al megafono. Solo negli ultimi cinque anni, spiegano i vicepresidenti regionali di Confagricoltura, Gianluca Vertuani e Andrea Betti, "abbiamo perso migliaia di ettari di alberi da frutto. Sono crollate le superfici coltivate a pero (-26%), pesco (-24%), nettarine (-16%) e albicocco (-16%). E per le principali specie frutticole della nostra regione, nel 2023-2024 si prevede un ulteriore calo, in media dell'8-10%, soprattutto per effetto di maltempo, gelate primaverili, alluvioni e frane". Alle istituzioni, Confagricoltura Emilia-Romagna indirizza otto richieste: risarcimenti adeguati per le catastrofi meteo; sistema assicurativo più accessibile e meno costoso; moratoria bancaria senza addebito; sgravi contributivi sulla manodopera; ripensare la strategia Ue sui fitofarmaci; fondi per espianti e reimpianti nelle zone colpite da calamità naturali, per evitare l'abbandono delle colture e facilitare l'introduzione di nuove varietà e specie più adatte; maggiori risorse alla ricerca scientifica per contrastare gli effetti del cambiamento climatico e la diffusione di patogeni o parassiti; riconoscere ai frutticoltori il giusto prezzo e scongiurare l'impennata dell'inflazione.  

La piazza ha incassato parole di vicinanza dalla amministrazione comunale. "Siamo vicini al mondo dell'imprenditoria agricola che in questo anno ha sofferto tantissimo a causa degli effetti del cambiamento climatico, come siccità e alluvioni. Il settore rischia di collassare, è necessario un impegno forte da parte del Governo, dell'Unione Europea per ridare slancio". Così Così l’assessore all'Agricoltura Daniele Ara a margine della manifestazione.

Ara ha poi sottolineato: "Oggi eravamo con Confagricoltura ma parteciperemo anche a tutte le iniziative di Cia e Coldiretti e altre associazioni di rappresentanza dell’agroalimentare perché il Comune, che ha previsto in Giunta una delega all'agricoltura, è impegnato a costruire una food policy cittadina per trainare anche l'imprenditoria agricola. Ne è un esempio il bando di questi giorni di Asp che mette a disposizione quattro poderi per giovani imprese".

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