Mostra personale di Paola Pedrizzi
Blu. In “Sonno Profondo”, Banana Yoshimoto, scriveva che il blu è il colore della notte, dove si concentrano e si bloccano i nostri occhi, le orecchie, le parole. Tutto quanto.
Le stampe di Paola Pedrizzi sono un teatro di blu, un teatro di sogni. Le ossa, le scapole, le giunture del corpo, sono accompagnati da un rosso d’acqua, un'accelerazione del tempo e dello spazio che ci ricorda dove siamo e cosa siamo. Dormienti e svegli.
Vigili verso il domani che verrà.
La tecnica di disegno utilizzata in queste illustrazioni ricorda spesso quella usata per gli antichi arazzi inglesi, con dei protagonisti tratti dal mondo del fantastico e soprattutto dal nostro quotidiano.
In questa mostra troveremo una dimensione onirica che ci abbraccia e ci accompagna.
Paola dipinge e crea di notte, ma ci restituisce bellezza da ammirare anche il giorno.
Paola Pedrizzi nasce a Salerno e, attualmente, vive e lavora a Bologna. Diplomata in pittura all’Accademia di Belle Arti a Napoli, ha poi studiato Illustrazione e Animazione 2D alla Scuola Italiana di Comix.
Illustratrice freelance, trascorre le sue giornate disegnando personaggi, animali antropomorfi e stati d’animo per evadere dal quotidiano. Spazia tra le tecniche pittoriche manuali e digitali, molte volte mescolandole.
Tra i suoi libri, Faccia di capra, Barometz, 2017. Una breve storia illustrata unita ai testi liberamente tratti da “Lu cunto de li cunti” di Giambattista Basile; una fiaba dai tratti medieval-fantasy. Crea “The Campanier”, una fanzine no profit, che racconta storie attraverso le illustrazioni con altri tre artisti campani.
Curatela: Sascia Deleo