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Migranti, cambiano DL Salvini. L'assessore lombardo: "Ora chiudiamo i grandi CAS"

12 articoli che modificano quelli firmati dall'ex ministro dell'Interno Salvini. Schelin: "Passo avanti, ma manca la riforma della cittadinanza". Cosa cambia

Il nuovo decreto sicurezza è composto da 12 articoli che modificano quelli firmati dall'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini. Ora "chiudiamo i grandi Cas", ha scritto l'assessore comunale alle Politiche per l'immigrazione, Marco Lombardo,su Facebook. "La cancellazione dei decreti sicurezza sia il primo passo di una nuova stagione politica", 

Nel solco delle indicazioni del presidente della repubblica Sergio Mattarella sono stati reintrodotti gli ''obblighi costituzionali e internazionali dello Stato in materia di rifiuto o revoca del permesso di soggiorno'' e il passaggio dall'ammenda amministrativa, che arrivava fino a un milione per chi avesse salvato i migranti in mare, alla multa compresa tra 10 e 50mila euro applicabile solo al termine di regolare processo penale.

"Ripristiniamo il sistema Sprar - scrive Lombardo - a partire dalla nostra esperienza territoriale ed estendiamolo a tutto il territorio nazionale. Chiudiamo i grandi Cas- ad esempio quello di Bologna, in via Mattei - strutturando i centri di prima accoglienza per le prime attività".e "approviamo il Migration compact dell'Onu per favorire una migrazione legale, regolare e sicura. Rilanciamo la politica euromediterranea anche attraverso la promozione di patti di collaborazione tra le città".

Anche il segretario del Pd, Luigi Tosiani è soddisfatto: "L'Italia apre una nuova stagione di civiltà e speranza. I decreti propaganda di Salvini non esistono più. Ora al lavoro per vincere la sfida di un'Europa capace di essere davvero protagonista, ed un Paese capace di garantire una sana integrazione, un Paese sicuro ed umano", scrive su Facebook: "Une bella giornata".

Evitare che il lavoro sia un ricatto per ottenere il permesso di soggiorno: un esercito di lavoratori irregolari abbassa le condizioni di lavoro per tutti, stranieri e italiani

L'assessore Lombardo invoca anche la modifica del nuovo regolamento di Dublino e l'abolizione della legge Bossi-Fini, "per evitare che il lavoro sia un ricatto per ottenere il permesso di soggiorno: un esercito di lavoratori irregolari abbassa le condizioni di lavoro per tutti, stranieri e italiani". Infine, "modifichiamo la legge 91-92 sulla cittadinanza, introducendo lo ius soli temperato e lo ius culturae come strumenti per ottenere il diritto alla cittadinanza", scrive ancora Lombardo.

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"E' un passo avanti, è indubbio che ci sia un miglioramento delle condizioni materiali dei richiedenti asilo che facendo politica non mi può non interessare". Così commenta Elly Schlein, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, tuttavia "le politiche migratorie debbano essere riviste nel loro complesso" ma si tratta di "un passo avanti da non sottovalutare". Per Schelin tra le criticità un problema di linguaggio che non ha cancellato completamente quell'ottica securitaria e criminalizzatoria soprattutto per il soccorso in mare. Questo è un peccato e spero che possa essere sistemato in Parlamento".

Schlein: "Manca un pezzo fondamentale che è la riforma della cittadinanza, ferma al 1992, ed è uno scandalo"

"Manca un pezzo fondamentale che è la riforma della cittadinanza, ferma al 1992, ed è uno scandalo".

Stefano Caliandro, PD; presidente del Consiglio metropolitano di Bologna in un post dettagliato su Facebook spiega che ora "bisogna governare, non fare proclami di giorno davanti alle telecamere e sbarchi di notte senza riflettori. Bisogna guardare con attenzione norma per norma il nuovo decreto con l'ausilio di esperti. La materia non è banale. Lo faro' senz'altro".

"Abbiamo detto e manifestato molte volte che i decreti Sicurezza, quelli Salvini e quelli Minniti, per noi vanno abrogati. L'allentamento di alcuni dei peggiori provvedimenti di Salvini non esaurisce la lotta", scrive Potere al popolo Bologna, in una nota in cui elenca "cosa cambia, cosa non cambia e cosa cambia in peggio". Nel mirino ci sono soprattutto le restrizioni alle attività in mare delle Ong che si', diminuiscono, ma "rimangono le multe (diminuite rispetto a Salvini) e due anni di carcere per chi violasse il divieto di ingresso". Il Pd "che annuncia la cancellazione dei decreti Salvini sembra il Movimento 5 Stelle quando ha annunciato la 'cancellazione della povertà avvenuta con il Reddito di cittadinanza. Tanta simbologia, poca sostanza", commenta Detjon Begaj, attivista del centro sociale Labas e consigliere del quartiere Santo Stefano per Coalizione Civica. Per Begaj "il decreto non abroga ma modifica timidamente i decreti Salvini e continua con la pretesa di connettere il tema dell'immigrazione a quello della sicurezza. Non è un passo avanti ma il ritorno all'era Minniti".

Cosa cambia 

"Nei casi di inosservanza del divieto o del limite di navigazione'', si legge nel decreto legge, la "multa è da euro 10.000 a euro 50.000". Abolendo le sanzioni amministrative il decreto va oltre i rilievi di Mattarella che indicava di renderle più proporzionali. Inoltre non è più prevista la confisca della nave, a condizione però che le navi che fanno salvataggi in mare lo comunichino alle autorità italiane e nel caso di navi straniere al proprio paese di appartenenza. In caso di violazione di queste condizioni le organizzazioni sarebbero perseguibili penalmente. L'altra modifica in linea con le indicazioni del Capo dello Stato riguarda la 'particolare tenuità' del fatto che non è più riferibile ai reati commessi nei confronti di tutti i pubblici ufficiali ma solo agli ufficiali e agli agenti di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria e nel caso di oltraggio a magistrati in udienza.

All'articolo 1 il decreto legge reintroduce la formula del rispetto degli ''obblighi costituzionali e internazionali dello Stato in materia di rifiuto o revoca del permesso di soggiorno''. Sempre nello stesso articolo è contenuta la convertibilità della maggior parte dei permessi di soggiorno in permessi di lavoro.

''Sono convertibili in permesso di soggiorno per motivi di lavoro, ove ne ricorrano i requisiti", si legge nel testo del dl, i permessi di soggiorno ''per protezione speciale'', per ''calamità'', per "residenza elettiva'', per acquisto della cittadinanza o dello stato di apolide'', per ''attività sportiva'', ''per lavoro di tipo artistico'', ''per motivi religiosi'', ''per assistenza minori''.

Rpristinata la protezione umanitaria. Torna la protezione umanitaria denominata 'Protezione speciale' e viene reintrodotto il divieto di respingimento ed espulsione in Stati che violano i diritti umani.

''Non sono ammessi il respingimento o l'espulsione o l'estradizione di una persona verso uno Stato qualora esistano fondati motivi di ritenere che essa rischi di essere sottoposta a tortura o a trattamenti inumani o degradanti - si legge nel testo - Nella valutazione di tali motivi si tiene conto anche dell'esistenza, in tale Stato, di violazioni sistematiche e gravi di diritti umani''. "Non sono altresì ammessi il respingimento o l'espulsione o l'estradizione di una persona verso uno Stato - prosegue il testo - qualora esistano fondati motivi di ritenere che l'allontanamento dal territorio nazionale comporti una violazione del diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, a meno che esso non sia necessario per ragioni di sicurezza nazionale ovvero di ordine e sicurezza pubblica".

Viene inoltre eliminato il divieto di registrazione alle anagrafi comunali dei richiedenti asilo a cui ora sarà rilasciato un documento di identità valido per tre anni. Nel Sistema di Accoglienza e integrazione (Siai) vengono inclusi anche i casi di protezione speciale. Inoltre vengono distinti i servizi di primo livello per i richiedenti protezione internazionale, che includono l'accoglienza materiale, l'assistenza sanitaria, l'assistenza sociale e psicologica, la mediazione linguistico-culturale, i corsi di lingua italiana, e i servizi di orientamento legale e al territorio, dai servizi di secondo livello, che hanno come obiettivo l'integrazione e includono l'orientamento al lavoro e la formazione professionale.

Un capitolo riguarda i minori stranieri non accompagnati, che vengono esclusi dalle procedure accelerate dei provvedimenti di allontanamento. In più torna la regola del silenzio-assenso nell'iter di rinnovo del permesso di soggiorno.

Modifiche anche al periodo di permanenza nei Cpr che da 180 passa a un massimo di 90 giorni.

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