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Migranti: "All'Emilia-Romagna il carico maggiore, aumentare del 50% a persona il contributo"

Sotto pressione l'hub di via Mattei. Al 28 aprile, secondo i dati del ministero dell'interno, risultano 40.856 le persone arrivate in Italia

Una cabina di regia regionale ovvero il "Tavolo di coordinamento per l’accoglienza migranti" quella che si è riunita oggi in viale Aldo Moro con la partecipazione di Comuni, Province, Prefetti, Anci e Upi all’indomani dell’incontro in sede di Conferenza delle Regioni con i ministri dell’Interno, Matteo Piantendosi, e della Protezione Civile, Nello Musumeci. Oltre al presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, hanno partecipato anche il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi, e l’assessore al Welfare, Igor Taruffi. 

“Ieri ai ministri in Conferenza delle Regioni e oggi in cabina di regia abbiamo ribadito la necessità di replicare un modello di accoglienza condiviso e sostenibile, sulla scia dell’esperienza positiva di quanto portato avanti nei mesi scorsi con la gestione dei profughi dall’Ucraina - spiegano Bonaccini e Taruffi -. In questo senso, accogliamo con favore la volontà espressa dal Governo di sviluppare un modello di accoglienza diffusa che eviti l’allestimento di grandi centri di accoglienza, così come è positiva la disponibilità espressa dal ministro Piantedosi di aprire un tavolo specifico con le Regioni per la gestione dell’emergenza”.

Al 28 aprile 2023, secondo i dati del ministero dell'interno, risultano infatti 40.856 le persone arrivate in Italia, numeri che mettono sotto pressione i centri di accoglienza anche a Bologna, come l'hub di via Mattei che ha allestito una tendopoli di emergenza. 

"Più risorse e distribuzione equilibrata"

C'è bisogno di denaro: "Risorse a base dei capitolati: quelle attuali non sono sufficienti e se non viene corretto urgentemente questo punto non sarà possibile trovare alloggi e gestori” quindi “la necessità di aumentare almeno del 50% la quota di contributo per ogni persona accolta. Peraltro, la questione è emersa in modo generalizzato in tutto il territorio regionale da prefetti e sindaci. Solo così, infatti, è possibile garantire un modello di accoglienza diffusa come quello attuale" osservano Bonaccini e Taruffi.

Poi torna il tema della "distribuzione equilibrata sul territorio nazionale, posto che oggi è l’Emilia-Romagna la regione a sopportare il carico maggiore". E ancora l’accoglienza dei minori non accompagnati, 4.173 al 24 aprile: "A oggi rappresentano una quota significativa dei profughi, i cui oneri, a carico dei Comuni, si stanno rivelando insostenibili”, concludono. 

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