rotate-mobile
Politica

Berlusconi, il Pd di Bologna fuori dal coro: "Basta agiografie, ha danneggiato il Paese"

"Passati i funerali, passato il giusto rispetto e il doveroso cordoglio”, per la segretaria provinciale Federica Mazzoni è il momento di ricordare "dove il berlusconismo ci abbia trascinati”

Per il Pd di Bologna è arrivato il momento di mettere un punto fermo sulla figura di Silvio Berlusconi e su ciò che ha rappresentato per una parte del Paese. “Un uomo delle istituzioni, un rappresentante politico, certamente un pezzo di storia della Repubblica, di sicuro democraticamente eletto ma che ha comunque recato notevole e profondo danno al nostro Paese”, scrive in una nota la segretaria provinciale Federica Mazzoni.

Il giudizio della segretaria bolognese

È una delle prime uscite in arrivo dal mondo dem in netta discontinuità con il racconto pubblico e politico che c'è stato dopo la morte dell'ex presidente del Consiglio. La segretaria del Pd nazionale Elly Schlein ha scelto di partecipare ai funerali dell’ex premier, e nelle ore successive alla sua scomparsa lo ha ricordato, citando sì le divisioni politiche che ci sono sempre state, ma esprimendo anche “il rispetto che umanamente si deve a quello che è stato un protagonista della storia del nostro Paese”. Ora però, sottolinea Mazzoni, “passati i funerali, passato il giusto rispetto e il doveroso cordoglio”, bisogna “prestare molta attenzione nei confronti di chi vuole distorcere il rispetto che è stato portato dinanzi alla morte di un uomo facendolo sfociare in una beatificazione, un’agiografia già scritta e recitata”. Il suo è un giudizio politico netto, diretto e che non accetta convenevoli.

Le sue parole su Berlusconi di un anno fa

Per rendere chiara la sua posizione, che non è diversa da quella del passato, Mazzoni ripropone un suo intervento del gennaio 2022, quando si discuteva di una possibile candidatura di Berlusconi al Quirinale. “Un uomo che ha violato la legge e che è stato riconosciuto colpevole non può esserne il garante. Un uomo che ha svilito le istituzioni e la reputazione italiana, portato interessi privati e personali nella vita politica e pubblica del paese non può rappresentare l'unità nazionale”, disse allora Mazzoni. Quel giudizio non è cambiato, perché "certe cose rimangono e pesano sulle spalle di generazioni sparite, piegate dal precariato, dalle riforme fatte a misura di Berlusconi, cresciute con quella TV commerciale che ha creato e indirizzato l'immaginario individuale e collettivo”. Quindi, continua Mazzoni, “non è ora poco rispettoso ricordare dove il berlusconismo ci abbia trascinati”, ma anzi “è voler iniziare a compiere un’analisi di quello che ha comportato il suo essere stato un uomo delle istituzioni, un rappresentante politico, certamente un pezzo di storia della Repubblica, di sicuro democraticamente eletto ma che ha comunque recato notevole e profondo danno al nostro Paese”. Per la segretaria dem dire questo, assumere questa posizione in queste ore, è un “dovere” per una “sinistra matura ed equilibrata”. D’altro canto, conclude Mazzoni, “basterebbe essere meno autoreferenziali e leggere quello che la stampa internazionale scrive (sarà forse che il pluralismo dell'informazione in Italia è un problema sempre più radicato ed evidente?)».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Berlusconi, il Pd di Bologna fuori dal coro: "Basta agiografie, ha danneggiato il Paese"

BolognaToday è in caricamento