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San Donato. Borsari è il neo presidente. La promessa: "Priorità sicurezza, integrazione e multicultra"

Dalla sede di Piazza Spadolini l'ufficializzazione della presidenza di Borsari. Dopo i risultati del referendum tutti parlano di partecipazione attiva. Si lavora già per sicurezza e integrazione

Tantissimi i cittadini intervenuti al primo consiglio di quartiere a San Donato. Sala gremita, al tavolo tutti i consiglieri eletti, il Sindaco Virginio Merola e in platea Maurizio Cevenini. Simone Borsari comincia il suo discorso con un focus sulle priorità: “Promuovere l’integrazione e la multiculturalità con un’amministrazione che conta sulla partecipazione attiva dei cittadini, che sono informati e lo hanno dimostrato nell’ultimo referendum”.

La sicurezza diventa subito un argomento caldo: “Il disagio nel quartiere si sta acutizzando – continua il neo-presidente – non bisogna però cavalcare strumentalmente la paura, ma è necessario invece un confronto serio e un lavoro importante sulla prevenzione”. “Mi impegnerò – promette poi Borsari – e chiedo ai consiglieri di fare lo stesso. Non saremo prigionieri dei soliti giochi, adesso finalmente tocca a noi!”.

ALVONI. Gianluigi Alvoni, consigliere del Movimento 5 Stelle, punta alla riattivazione dei cittadini alla politica e ad adottare come metro di giudizio soltanto il merito: “Non siamo solo un movimento di protesta, ma anche di proposta. Attenzione alla questione sull’energia”.

GIOVANNINI. Andrea Giovannini, del Pdl: “Il quartiere San Donato non deve essere trascurato come è accaduto fino ad ora”.

 

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