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Domenica, 28 Aprile 2024
Salute

Cau, cosa dicono i dati sugli accessi dopo quattro mesi di attività

Attesa media, numero visite e natura delle urgenze: il bilancio della Regione. Donini: "Altri in arrivo"

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Al Centro di assistenza urgenza (Cau), i pazienti attendono in media 40 minuti prima di essere visitati. Lo dice il monitoraggio della Regione Emilia-Romagna, che ha attivato i nuovi presidii sanitari nell'ambito della riforma dei Pronto soccorso.

Dop quattro mesi di attività, i dati raccolti restituiscono una fotografia del loro funzionamento. Gli accessi medi al giorno sono tra i 13 e i 16, avvengono soprattutto tra le 8 e le 20 e la maggior parte dei pazienti rientrano nella fascia 16-64 anni. L'83% delle persone riceve assistenza e cura in loco.

Nati per rispondere ai casi di bassa complessità, alleggerendo così i Pronto soccorso, a oggi i Cau registrano oltre la metà degli accessi proprio per questioni sanitarie considerate minori (codici bianchi e verdi). Il 53% dei pazienti si è rivolto a queste strutture infatti per problemi ortopedici o intestinali e per disturbi di ridotta gravità. In totale sono 66.515 gli accessi ai Cau dell'Emilia-Romagna in quattro mesi, dall'1 novembre al 25 febbraio. Sono 348 i medici che lavorano nei Cau, di cui 146 donne e 202 uomini. E la metà (174) sono specializzandi.

Altri 20 Cau dovrebbero aprire nell'arco di quest'anno in tutta la regione: "I Centri di assistenza urgenza stanno funzionando bene - commenta l'assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini - i cittadini iniziano a conoscerli e a utilizzarli nel modo giusto, cioè per patologie non gravi, dimostrando di aver compreso bene il motivo per cui sono nati". La Giunta Bonaccini ha dunque tutta l'intenzione di andare "avanti con questo progetto innovativo".

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