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Bologna FC, parola ai tifosi: il giudizio sul mercato e le aspettative future

Il nuovo Bologna sbarazzino e talentuoso solletica già l’entusiasmo dei supporters felsinei. “Rosa giovane e ambiziosa: ci divertiremo!”

Quattro punti nelle prime tre partite di campionato raccolti contro Milan, Juventus e Cagliari. Tre gol segnati, quattro incassati, un rigore negato a Torino e ben quattro legni colpiti (due con il Milan e due con il Cagliari). Certo, nel calcio i numeri pesano meno rispetto ad altre discipline ma si tratta comunque di parametri interessanti, soprattutto se rapportati al credo tattico “Mottiano”. Giocatori ambiziosi e talentuosi, dediti alla causa e che, nel disegno del club, dovranno maturare insieme per creare così le fondamenta su cui basare il futuro blocco della squadra. Insomma, il progetto di crescita nato con la rivoluzione estiva sembra aver imboccato il “sentiero societario” ideale, ma cosa ne pensano i tifosi di questo anomalo stravolgimento del gruppo?

Manca un “bomber” vero, ma sognare si può...

Cicatrizzate le ferite sentimentali causate dall'addio quasi contemporaneo dei “tre moschettieri” (Arnautovic, Schouten e Dominguez), il popolo rossoblù si è ricompattato attorno alla maglia, incuriosito dai tanti talenti in rampa di lancio sbarcati sotto le Due Torri grazie alle intuizioni di Sartori e Di Vaio. La prima ad essere entusiasta del nuovo Bologna è Patrizia (detta “Patty la Rossa”), habitué del Dall’Ara: “Quest’anno ho solo sensazioni positive. Sicuramente siamo in grado di piazzarci a ridosso delle grandi e poi chissà, magari qualche big sbaglierà la stagione e noi potremmo approfittarne. Spero di riuscire a trovare il biglietto per andare allo stadio contro il Napoli per sostenere i ragazzi”. Chi allo stadio ci andrà sicuramente da abbonato nei distinti, invece, è Robert, inglese di nascita ma bolognese di adozione: “Bene il rinnovo di Orsolini, anche se la società ha sbagliato a non acquistare un “poacher” (un terminale offensivo, ndr) al posto di “Arna”. Forse Zirkzee non è ancora pronto per sobbarcarsi il peso dell’attacco, ma sono fiducioso sulle capacità di Karlsson, il giocatore che più mi ha impressionato in questo avvio”. Contento anche "Zoc", che fa eco al suo "collega" britannico: “Rosa meno individualista, ma più completa e bilanciata rispetto alla scorsa stagione. Forse sarebbe servito un centravanti da 15 gol per il salto di qualità definitivo, ma andiamo bene così e ci toglieremo parecchie soddisfazioni”. Concorde anche “Il Doc”: "Vero. Speriamo che il buon “Zirkone” non incappi in qualche infortunio, altrimenti saranno guai. In linea di massima, però, la dirigenza ha fatto un gran lavoro quest’estate”. Un progetto che sembra convincere anche Francesco, da anni fedelissimo della Curva Bulgarelli: “Probabilmente l’unico neo è il mancato acquisto di una punta d’esperienza, qulacuno che possa subentrare a gara in corso in caso di necessità. Del resto, mi pare un roster ben studiato e capace di farci divertire”.

La Coppa Italia è da giocare al massimo

Per quanto riguarda il campionato, dunque, la collocazione dei tifosi è più o meno orientata ai confini dell’Eurozona (con la speranza di poter  spodestare qualche club di prima fascia),  ma per quanto concerne la Coppa Italia?
Obiettivo troppo spesso misteriosamente snobbato, per Andrea deve essere un trampolino di lancio, nonostante un format anni luce lontano dalla magia della famigerata F.A. Cup inglese a cui tutti guardano: “La squadra mi sembra da parte sinistra della classifica, forse un po’ corta in attacco e con un portiere troppo discontinuo. Tuttavia, proverei a puntare forte sulla Coppa Italia anche se è strutturata in maniera sbagliata. Intanto bisognerà assolutamente eliminare il Verona, poi ci toccherà l’Inter…vedremo!”. Per Ivan, infine, il cammino in coppa può essere addirittura più intrigante: “Anche senza un vero centravanti, abbiamo l’imprevedibilità di tanti giocatori offensivi che possono buttarla dentro in qualsiasi momento. In una gara secca può capitare di tutto e, a mio avviso, abbiamo le carte in regola per puntare ai quarti”.

In conclusione, quindi, la società ha accontentato Motta, costruito una squadra dal roseo futuro e, soprattutto, riacceso i sogni di gloria dei tifosi. E pazienza se l’Europa non arriverà già quest’anno: il percorso tracciato è senza dubbio quello giusto...

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