rotate-mobile
Sport

Dalle lezioni al parco, alle 6 medaglie: "Così la mia passione è diventata un lavoro ricco di soddisfazioni"

Giuseppe, giovane karateca, ha aperto una palestra proprio il mese prima che la pandemia ci travolgesse. L'attività è sopravvissuta tra varie vicissitudini. Poi il ritorno ad una quasi normalità, l'ospitalità dei bimbi ucraini e il prezioso traguardo raggiunto insieme ai suoi piccoli allievi

Passioni che diventano un lavoro. E poi le soddisfazioni, dopo aver profuso impegno e sacrificio. Sono piccole grandi storie, delle quali è intriso il nostro vivere quotidiano. Come quella che ci ha regalato Giuseppe Maldifassi, in una lettera indirizzata a BolognaToday con la quale ha voluto raccontare la sua esperienza e soprattutto gratificare i suoi piccoli allievi.

"Sono un karateca e lo sono dal 1996, avevo appena 7 anni quando decisi di praticare questa arte marziale. Da piccolino e adolescente ho raggiunto numerosi riconoscimenti. Negli ultimi anni ho conseguito obiettivi importanti, come l’attestato di allenatore preso allo stage nazionale svolto a Gaeta lo scorso anno e il grado di III Dan raggiunto nel mese di Settembre".  Parte così la missiva, che poi racconta del primo traguardo raggiunto e delle difficoltà che gli anni di pandemia hanno portato con sè. Superate sempre grazie alla passione. Sua e dei suoi allievi che hanno persino traslocato nei parchi per poter coltivare il loro sport quando le restrizioni impedivano di frequentare le palestre.

La palestra appena aperta e lo scoppio della pandemia 

"A gennaio 2020 - scrive  Giuseppe- ho deciso di aprire la mia palestra di karate a Bologna, la “Kuroi Hane Shotokan” (Piuma Nera –shotokan è lo stile che pratichiamo). L’attività sportiva si è svolta prima alla Ruiballet, una rinomata officina di Danza nel centro di Bologna, poi nella palestra della scuola media dell’IC.18 di Bologna, in via Milazzo 3. Sono stati due anni difficilissimi, caratterizzati da pause, chiusure e restrizioni, ma nonostante questo sono riuscito a trasmettere la passione per questa disciplina ai miei allievi che mi hanno seguito addirittura nei parchi, a volte con condizioni atmosferiche sfavorevoli".

279590771_2002235923282556_5461709892180018160_n-2-2

Ospitalità bimbi in fuga dalle bombe

Poi, allentata la morsa della pandemia, il ritorno a una nuova - quasi normalità. "Attualmente - aggiunge Giuseppe - i miei allievi sono 18, dai 6 agli 11 anni e nell’ultimo mese abbiamo ospitato e dato la possibilità anche a due bambini ucraini di stare con noi e praticare questa arte marziale. La mia attitudine è caratterizzata sempre da un atteggiamento prudente e premuroso verso i bambini, prediligendo serietà e attenzione, senza rinunciare al carattere giocoso".

Sei medaglie su 10 !

Un iter che ha portato qualche giorno fa a raccogliere i frutti. "Lo scorso weekend - racconta Giuseppe -ho deciso di partecipare con i miei piccoli allievi al nostro primo campionato Italiano con la FESIK, nostra federazione capofila, a Rimini, e nel modo più inaspettato siamo tornati a Bologna con 6 medaglie su 10 allievi iscritti al campionato, tra cui una campionessa italiana nella categoria 9-10 anni cintura gialla, due argenti, uno spettacolare bronzo e due quarti posti.  E’ per me sinonimo di orgoglio, e spero sia solo l’inizio di innumerevoli traguardi futuri!"

 Cambiare lavoro per cambiare vita, la svolta di tre giovani parte dai colli bolognesi 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dalle lezioni al parco, alle 6 medaglie: "Così la mia passione è diventata un lavoro ricco di soddisfazioni"

BolognaToday è in caricamento