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Le regole dell'accoglienza

Profughi ucraini, il sindaco di Castenaso Carlo Gubellini: "Arrivi costanti, sempre più persone bombardate"

Stretta di mano fra il sindaco del comune bolognese e il Prefetto Attilio Visconti: "Dobbiamo garantire accoglienza a chi è nella disperazione per aver dovuto abbandonare tutto. Bene avere una cabina di regia"

Il primo hub di accoglienza e smistamento diretto della Prefettura di Bologna è a Villanova di Castenaso. È l'Hotel Living, che già da qualche giorno è stato aperto e organizzato in tempi record dal Comune di Castenaso per accogliere i migranti provenienti dall’Ucraina. Un comune, quello del sindaco Carlo Gubellini che ha reagito all’emergenza con una grande forza ed energia, accogliendo ad oggi almeno 80 persone fuggite dalla guerra, mentre gli arrivi previsti per le prossime ore ne contano almeno una ventina. 

“Una cinquantina di profughi sono ospitati dalla struttura, mentre gli altri sono stati dislocati in appartamenti e camere messe generosamente a disposizione dalla nostra cittadinanza. La scorsa notte abbiamo avuto altri nove arrivi e i numeri crescono e cresceranno ancora nei prossimi giorni” ha spiegato il primo cittadino che questa mattina ha incontrato il Prefetto Attilio Visconti

Gubellini ha voluto confermare al Prefetto la disponibilità del Comune di Castenaso ad aprire le porte del territorio ai profughi ucraini, nel solco di quanto deciso dalla Cabina di regia regionale per l’accoglienza. L'Hotel Living Place di Villanova fungerà da centro di accoglienza temporanea finalizzato alla collocazione sui diversi Comuni e capace di ospitare fino a 150 persone: "Di fronte a questa tragedia umanitaria non possiamo avere dubbi nel dare una risposta concreta a chi chiede aiuto. Dobbiamo garantire accoglienza a chi è nella disperazione per aver dovuto abbandonare tutto e sappiamo di avere al nostro fianco Prefettura, Regione, Città metropolitana e Protezione Civile. La nostra Comunità è straordinaria e farà tutto il possibile per poter dare un aiuto concreto".

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"Un polmone importante" per il sindaco di Castenaso l'accordo con le istituzioni, che ha dovuto gestire negli scorsi giorni delle situazioni complesse: “Non si tratta solo di un letto e di un pasto caldo. La rete di accoglienza è una macchina complessa che va dall’accompagnamento ai tamponi alle vaccinazioni, dall’organizzazione dei pasti e dei trasporti al lavaggio della biancheria. Ci stiamo dando da fare per raccogliere altri locali, mentre abbiamo già individuato una parrocchia e un edificio comunale rimesso a nuovo per renderlo operativo e attrezzato, visto che gli appartamenti vanno poi anche dotati degli strumenti che consentono di cucinare e vivere”.

Cosa vi serve con più urgenza in questo momento?

“Speriamo più di tutto di raccogliere disponibilità di alloggi e posti letto. Avevamo bisogno di una cabina di regia anche perché gli oneri economici non sono indifferenti. Inoltre sappiamo che i profughi che stanno e che continueranno ad arrivare saranno adesso le persone bombardate e quindi in condizioni anche più problematiche e bisognose di aiuto rispetto a quelle della prima ondata”.

Un appello ai suoi cittadini?

“Mettere a disposizione abitazioni intere o stanze in più per accogliere chi ha bisogno di una casa. Chiaramente al momento non possiamo sapere per quanto tempo. Per rendersi disponibili basta rivolgersi all’Urp o alla Polizia Locale via mail o al telefono”.  

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